IL CASO

Maltempo a Eboli, centinaia di buche in strada

La situazione più pericolosa con voragini profonde nella zona industriale

Mentre il presidente della provincia di Salerno, Franco Alfieri , discute con i sindaci della futuristica bretella Eboli-Agropoli, da sette giorni gli ebolitani fanno i conti con le voragini sulle strade provinciali. Molti hanno subito danni alle gomme e alla carrozzeria. Da domani, ci sarà una tregua. Per alcuni giorni non dovrebbe piovere. La strada più pericolosa è la provinciale 195, nota come via Giustino Fortunato. La strada attraversa la zona industriale dall’istituto Agrario al confine con Battipaglia. Si è perso il conto delle voragini comparse negli ultimi sette giorni, mentre aumenta la loro profondità. Il passaggio dei mezzi pesanti aggrava la situazione. Il punto più critico è tra l’ex Konig Hotel e l’ingresso all’area Pip. Anni fa il presidente della Provincia, Michele Strianese, asfaltò solo una parte della provinciale 195. Gran parte della strada è rimasta senz’asfalto.

La siccità ha aiutato i politici. Ma è bastata un po’ di pioggia per qualche giorno per far riesplodere le polemiche dei residenti. La strada presenta molte insidie. Mentre si osanna il futuro sulla carta (la bretella che collegherà Eboli e Agropoli in 20 minuti) si rischia di morire in via Fortunato. «Chissà perchè le strade della zona industriale di Battipaglia sono asfaltate e quelle di Eboli no» è la domanda che i residenti di via Fortunato rivolgono al sindaco Mario Conte .

Altri disagi alla viabilità si registrano lungo la provinciale 30 (Eboli-Santa Cecilia) e lungo la Statale 19. Buche e fossi, sono un’insidia quotidiana. A “brindare” in questi giorni sono sia i meccanici che i carrozzerie. Ma più di tutti sono i gommisti a fare affari d’oro con il maltempo e le strade dissestate. La provinciale 30 presenta insidie in località Angona Isca, dove la rotatoria si allaga spesso. I residenti segnalano problemi anche alla pubblica illuminazione (spenta).

Nelle curve di località 'Femmina Morta' ci sono due o tre buche piene d'acqua. Nel fine settimana, sotto una pioggia battente, alcuni automobilisti si sono dovuti fermare sul ciglio stradale per problemi alle gomme e ai braccetti meccanici. Anche qui, illuminazione pubblica spenta. Non va meglio in zona Cornito, dove si registrano dossi e buche. Pericoli e insidie anche prima del ponte di Santa Cecilia.

Non va meglio in centro lungo la Statale 19. In vari punti il manto stradale si è sgretolato con auto costrette a fare gli slalom per evitarle. Sospensioni, braccetti e pneumatici messi a dura prova. A lamentarsi delle condizioni delle proprie strade sono anche i residenti del rione Pescara, dove si registrano allagamenti e fogne a cielo aperto, nonostante gli impianti e i sottoservizi siano stati rifatti da pochi anni. Tra rione Paterno e Grataglie, il manto stradale lascia a desiderare. All’inizio della salita per Grataglie si sono “riaperte” due buche molto pericolose difficili da evitare. Salendo tra rattoppi vari, fatti a via Lampione, si incrociano altre crepe. Con l'acqua piovana che scende dalla montagna a valle, diventa difficile praticare il tratto in salita.

L’auspicio è che il consiglio comunale di sabato prossimo, oltre a parlare della futura bretella da 1,5 miliardi di euro, inviti Alfieri a sistemare il tratto di via Fortunato con una nuova bitumazione, così come lungo la provinciale 30. Il traffico copioso in direzione Battipaglia (via Fortunato) e San Cecilia (provinciale 30) aggrava la situazione nei giorni di pioggia. La siccità ha dato una grossa mano ai politici e alla loro inerzia. È bastata una settimana di pioggia per ricondurre le strade ebolitane in uno stato di pietosa pericolosità.

Antonio Elia