l’iniziativa

Malati di Sla In arrivo assegni di cura

In arrivo assegni di cura, dai 400 ai 1500 euro, per i malati di Sla del nostro territorio. Ad annunciarlo ai Piani di Zona, alle Asl e alle associazioni impegnate per aiutare le persone affette da...

In arrivo assegni di cura, dai 400 ai 1500 euro, per i malati di Sla del nostro territorio. Ad annunciarlo ai Piani di Zona, alle Asl e alle associazioni impegnate per aiutare le persone affette da malattie rare, ieri mattina, presso il salone di rappresentanza di Palazzo Sant’Agostino, l’assessore alle Pari Opportunità, Pina Esposito e l’assessore al Bilancio, Personale e Politiche socio sanitarie, Amilcare Mancusi. «Intendiamo rendere nota la delibera regionale 34 dell’8 febbraio scorso, relativa al programma sperimentale per persone affette da Sla - spiega l’assessore Esposito – Nostro obiettivo è quello di offire pari opportunità a tutti i residenti del nostro territorio: da qui nasce la necessità di incontrare i Piani di zona e l’Ordine dei Medici, come gli altri operatori del settore, con la speranza di raggiungere le famiglie interessate all’assegno di cura che la Regione mette a disposizione, grazie al decreto che entrerà in vigore il 27 marzo». Assegni da 400, da 800 e da 1500 euro, a seconda dei casi di gravità e avanzamento della malattia, in particolare, spetteranno ai destinatari dell’iniziativa. Pur non possedendo dati precisi, a causa delle lacune del registro regionale delle malattie rare, parla di una stima che si aggira dai 90 ai 120 casi di Sla solo nel salernitano, la Esposito, mentre circa 450 le persone che risultano affette dalla grave malattia in Campania. «Il nostro ruolo è quello di fungere da intermediari per consentire a tutti i cittadini di accedere a tale possibilità – incalza l’assessore Mancusi – Spesso capita che le informazioni non giungano a tutti i destinatari: chiediamo, per questo, massimo impegno ai Piani di zona come agli altri enti competenti, affinchè l’opportunità offerta da Caldoro giunga a ciascun malato del territorio».

Marilia Parente

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