«Mai saputo nulla della fistola addominale»

Il fratello: «Abbiamo letto di quest’ipotesi sul giornale, nessuno ce ne ha parlato prima»

CAPACCIO PAESTUM. L’anestesista della clinica Cobellis ha dichiarato che il decesso di Michele Alfano, l’imprenditore capaccese quarantenne che si era sottoposto a un intervento chirurgico per perdere peso, sarebbe stato causato da una fistola addominale. Ipotesi di cui i familiari non sarebbero a conoscenza. Il fratello di Michele, Alfonso Alfano, sostiene che i medici non avrebbero mai riferito della presenza di una fistola addominale. «Di fistola non ne abbiamo mai sentito parlare – afferma – lo abbiamo letto sul giornale. I medici ci hanno sempre parlato di un batterio che, secondo loro, mio fratello avrebbe contratto prima di entrare in clinica. Vogliamo sapere se Michele lo ha contratto in clinica o se lo aveva già. In questo ultimo caso, mi sembra lecito chiedersi come mai con tutte le analisi effettuate non è stato scoperto».

I due fratelli Alfano sono entrati insieme in clinica per sottoporsi alla stessa operazione di riduzione dello stomaco, l’intervento di slim. «Tutte le visite le abbiamo fatte insieme – racconta Alfonso – abbiamo fatto una settimana di ricovero presentando la documentazione sanitaria in nostro possesso. Ora se ne escono affermando che mio fratello era un paziente ad alto rischio. Perché non lo hanno detto prima?».

In effetti i fratelli Alfano avrebbero dovuto essere sottoposti alla stessa operazione ma i medici, ritenuto che Alfonso per le sue attuali condizioni non poteva effettuare la slim, hanno invece optato per lui la collocazione del palloncino gastrico. «Se ci avessero parlato di rischio – evidenzia Alfonso – mio fratello non si sarebbe mai operato. Dopo che Michele è morto ci vengono a dire che era una persona a rischio».

La famiglia ha già nominato il perito di parte, il medico legale Mastrangelo, che assisterà all’esame autoptico, che sarà eseguito la prossima settimana. Stando a quanto sostenuto dal medico rianimatore, Silvio Dequerquis, che ha seguito in prima persona il caso, a causare il decesso sarebbe stata una fistola addominale: «Il paziente aveva superato bene l'intervento le sue condizioni si sono aggravate il 6 novembre quando ha avuto un collasso cardiocircolatorio. I controlli effettuati mercoledì hanno mostrato una fistola all'addome, una complicanza che si manifesta spesso nei soggetti diabetici. Il cuore già provato non ha retto e dopo tre collassi consecutivi è giunto l’arresto cardiocircolatorio».

Angela Sabetta

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