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Maggioranza e minoranza: guerra sull’Ici

PISCIOTTA. È polemica a Pisciotta per gli accertamenti Ici relativi all’anno 2008 inviati dal Comune ai cittadini nelle scorse settimane. A sollevare la questione è il gruppo di minoranza “Una mano...

PISCIOTTA. È polemica a Pisciotta per gli accertamenti Ici relativi all’anno 2008 inviati dal Comune ai cittadini nelle scorse settimane. A sollevare la questione è il gruppo di minoranza “Una mano per Pisciotta” che attraverso un manifesto ha accusato l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ettore Liguori «di aver trovato, consultando l’elenco telefonico, ben 740 evasori dell’Ici 2008, per fare cassa. Non c’è famiglia del comune di Pisciotta - spiegano – che non abbia ricevuto un atto di accertamento».

Atti che sarebbero, secondo il gruppo di opposizione «illegittimi nella motivazione e con ampi dubbi anche nella modalità di notificazione».

La critica dell’opposizione non si ferma qui ma accusa l’amministrazione Liguori di «aver aumentato l’Irpef del 60 per cento; aver introdotto la tassa di soggiorno; aver tassato illegittimamente i fabbricati rurali ad uso strumentale; aver introdotto il parcheggio a pagamento; non aver equiparato alla prima casa i fabbricati dati in comodato d’uso ai propri figli; aver messo in vendita il patrimonio immobiliare».

Pronta la risposta dell’amministrazione comunale che in un manifesto ha scritto di aver «dovuto velocemente istituire una banca dati per i tributi» precisando che «l’accertamento 2008 non è una scelta discrezionale ma un obbligo di legge. Il comune di Pisciotta non ha fatto fare gli accertamenti a società di recupero come la Soget che operano a percentuale».

Il gruppo di minoranza ha risposto con un altro manifesto: «Non sapevamo che la legge prevedesse l’invio di accertamenti a chi ha pagato. Avete dato mandato a una società, diciamo a voi più simpatica, la quale invece di operare a percentuale ha voluto tutto e subito».

Andrea Passaro

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