Madonna delle Galline Gambino accusa Bottone

In un intervento della sua portavoce l’ex sindaco fa il bilancio della festa «L’appuntamento più sentito a Pagani gestito come l’ultima sagra di paese»

PAGANI. La festa della Madonna delle Galline è sempre stato campo di scontro tra l’ex sindaco di Pagani e consigliere regionale, Alberico Gambino, e l’attuale primo cittadino, Salvatore Bottone. Anche quando i due camminavano a braccetto, dal 2002 al 2009, sulla festa ci sono sempre state delle forti divisioni. Gambino voleva sponsorizzare i suoi “fedelissimi”, Bottone cercava di farsi spazio nel suo gruppo. Entrambi hanno sempre compreso che la propria forza elettorale e la presa sulla città, dipendevano da questa festa, sentita da tutti i paganesi in maniera incondizionata.
In passato c’erano pochi e bellissimi toselli, creati dal popolo paganese per onorare il passaggio della Madonna delle Galline, oggi la festa è diventata un “affare” economico per molte persone che forse non hanno tutta questa devozione per il sacro. Ecco perché adesso l’avvio dell’ultima battaglia tra Gambino e Bottone, sulla festa della Madonna delle Galline, è stato affidato al consigliere comunale di Fdi, Anna Rosa Sessa. Sessa che è la portavoce, in Regione e in Consiglio comunale di Gambino, è stata piuttosto forte nel suo intervento.
Un bilancio di questi tre giorni di festeggiamenti che nasconde il “gambino pensiero” al suo interno. «La festa è un evento ormai consolidato - scrive Annarosa Sessa - grazie al lavoro fatto in passato dall’amministrazione Gambino e, ogni anno, porta in città migliaia e migliaia di turisti. Un vero e proprio evento a carattere nazionale e internazionale, gestito dall’inadeguata amministrazione comunale come se fosse l’ultima sagra di paese. Il bilancio dell’organizzazione è fallimentare».
Parole che non hanno lasciato dubbi, ancora una volta Gambino ha deciso di attaccare Bottone, utilizzando la festa della Madonna delle Galline. «I disagi più gravi al rione “palazzine”, invaso dai tanti turisti accorsi in città senza essere controllati. Abbiamo dovuto assistere - prosegue Sessa - a tanti venditori di merce contraffatta che hanno creato problemi ai commercianti. Fallimento totale sul fronte “pulizia”. Lunedi mattina nessuna strada pulita. Ogni angolo della città, ricettacolo di bottiglie di vetro e materiale di risulta. Insomma, la festa va da sola ma l’organizzazione è stata inadeguata, proprio come lo è l’amministrazione comunale che si deve dimettere».
Gerardo Vicidomini
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