Il pettine ideato da Mauro Russo

SALERNO

Made in Salerno: un pettine per tinte speciali e velocissime

Lo ha ideato Mauro Russo per ottenere effetti naturali e soddisfare le esigenze delle clienti più attente alle immagini

Non c’è più limite alla fantasia in fatto di acconciature e tinture per i capelli. Se, una volta, la priorità delle donne era quella di beffare il tempo coprendo i capelli bianchi, attualmente la moda offre le soluzioni più stravaganti per look di ogni tipo mescolando colorazioni diverse, come i rosa, il grigio o l’azzurro. Che i capelli siano mossi o lisci, corti o lunghi, le possibilità di fare della testa una sorta di tavolozza sono diventate numerosissime. Dallo chatouche (il trattamento per schiarire la base naturale fino a 3 tonalità che garantisce un effetto del tutto naturale come dopo un’esposizione al sole), al balayage (che permette di avere dei riflessi chiari dall’effetto naturale nonostante il contrasto con la base) fino ai più classici colpi di sole, le possibilità di cambiare la propria immagine sono tantissime. Ma come assicurare un effetto sempre preciso e rispondente all’idea che si immagina? E come fare in modo che, ogni volta che si ripete il procedimento la resa sia sempre identica? È da qui che nasce il brevetto di Mauro Russo, inventore salernitano, da otto anni parrucchiere figlio d’arte, che ha ideato un pettine per colorare e schiarire le chiome. «Durante una notte insonne – racconta Russo – ho iniziato a immaginare un sistema che potesse rendere la colorazione dei capelli quanto più professionale e performante possibile. Ragionavo sul metodo solito che prevede l’utilizzo della coda del pettine e su come non sempre il risultato finale sia quello che si desidera. Così mi è venuta in mente l’idea di un pettine innovativo che permettesse di selezionare il quantitativo di ciocche giusto per rendere l’effetto ottimale e ripetibile sempre uguale, evitando brutte sorprese».

 


Il primo prototipo di questa innovazione è stato realizzato in cartoncino, poi in policarbonato e quindi in plexiglas. «In tutto ho fatto 11 tentativi prima di arrivare alla soluzione finale. E sono ancora in fase di miglioramento dal punto di vista del design e della qualità del prodotto, anche grazie al supporto tecnico della TechnoDesign, un’azienda di Battipaglia. Dopo i primi step di sperimentazione – continua - l’invenzione si è ulteriormente ampliata ed è diventata un kit rivoluzionario composto da un pettine e quattro accessori che permettono di variare la grandezza, la quantità e la qualità delle ciocche. Così diventa estremamente semplice realizzare svariati effetti di colore come per le meches, lo chatouche o il Sunlight, una tecnica capace d’illuminare l’incarnato a prescindere dal colore dei capelli e particolarmente adatta a questo tipo di pettine».
Il primo degli accessori che compongono il kit permette di selezionare tre ciocche della larghezza di 0,7 centimetri ed è particolarmente adatto per ottenere un contrasto più deciso con il colore di base; il secondo, invece, seleziona fino a 5 ciocche per volta (sempre di 0,7 centimetri) con la possibilità di ottenere una grande quantità di contrasti che prevalgono con quello di base. Il terzo accessorio, invece, consente di raccogliere tre ciocche di 0,4 centimetri ognuna, ottenendo un risultato più naturale illuminando il colore di base. L’ultimo componente del kit, invece, consente di raccogliere fino a 5 ciocche di 0,4 centimetri con il risultato finale di avere meches anche molto piccole e naturali. «Tutti gli accessori – chiarisce Russo – sono intercambiabili grazie al blocco automatico brevettato. In questo modo, si ha la sicurezza che sia sul capello riccio che liscio, una volta rilasciata la tensione sull’intera sezione di capelli non si rischia di perdere le ciocche selezionate. Utilizzare questo tipo di pettine è semplicissimo sia per chi ha esperienza nel settore, ma soprattutto per chi è alle prime armi. E, per chi avesse un po’ di attenzione alle regole di base, si può provare anche a casa». Il pettine assicura anche di risparmiare la metà del tempo richiesto e di fare un lavoro di altissima qualità e precisione. «Dopo la consulenza tecnica alla cliente si monta uno degli accessori in base alle esigenze. Ad esempio – spiega - nel caso si vogliano realizzare le meche si inizia con una serie di separazioni orizzontali dalla nuca fino ai laterali della testa. Una volta prelevata una sezione di capelli si pettinano in modo da avere una distribuzione uniforme e così si poggia il pettine posizionando lo scorrimento in fase di apertura facendo sì che selezioni le ciocche desiderate. Quindi si muove lo scorrimento in fase di chiusura e, così facendo, bisogna solo elevare il pettine per avere ciocche tutte dello stesso spessore e della stessa larghezza, tutte equidistanti e poi procedere con la stagnola. La procedura, poi, va ripetuta su tutta la testa».
Un procedimento, questo, che assicura precisione, versatilità e ottimizzazione dei tempi. Il brevetto, registrato grazie al supporto dell’avvocato Giustino Sisto sarà presentato ufficialmente con l’apertura del nuovo salone di Russo. «Anche sul nome siamo in fase di studio, ma abbiamo avuto già una serie di riscontri positivi da aziende che sarebbero disposte a produrlo», conclude.

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(10-Continua. I pezzi su Roberto Conza, Attilio Mantovani, Annamaria Salzano, Rosaio Valles e Carmelo Cartiere, su Carlo e Serena De Luca, Italo Ingenito, Antonio Di Giacomo, Donato Di Canto e Michele D’Auria e Diego Iacoe , sono usciti l’11 aprile, il 14 e 21 febbraio, il 7, 14, 21, 28 marzo e 4 e 18 aprile 2017)