Macchinario guasto, salta la visita 

Lo sfogo di un paziente: «Ho pagato il ticket ma per la prestazione dovrò attendere»

Prenota un appuntamento per un’ecografia oculare, ma dopo due settimane dalla prenotazione viene avvertito che la visita è rinviata a data da destinarsi perché il macchinario è rotto. Disservizio singolare per un giovane residente a Salerno che aveva bisogno di alcuni controlli come consigliatogli dal medico curante. Per evitare problemi alla vista, infatti, da tempo è stato invitato a effettuare costantemente un’ecografia all’occhio sinistro all’ospedale Ruggi e per questo due settimane fa aveva contattato il Cup per prenotare una vista presso la struttura di via San Leonardo. Aveva chiesto un giorno di permesso al lavoro per fare con calma tutto, ma ieri è arrivata la doccia fredda. Poco dopo mezzogiorno, infatti, un operatore del Centro di prenotazione del Ruggi lo ha contattato per dirgli che la visita è rinviata a data da destinarsi, a causa della rottura del macchinario da circa dieci giorni. Nonostante il ticket già pagato, dunque, il controllo non si è potuto effettuare.
«Avevo preso l’appuntamento due settimane fa e giovedì scorso ho pagato il ticket», ha raccontato l’uomo. «Solo 24 ore prima della visita sono stato contattato dagli operatori del Ruggi, che mi ha confermato che il macchinario non funziona da dieci giorni. Quindi, mi hanno fatto pagare il ticket nonostante il disservizio?». Sul caso, il sindacato della Uil Federazione poteri locali è pronto a chiedere conto ai vertici dell’azienda ospedaliera di Salerno. «Le prenotazioni di queste prestazioni siano state effettuate nei giorni scorsi, come da prassi, e in molti casi il relativo ticket è regolarmente pagato, salvo poi informare i pazienti prenotati che, come detto, le visite fossero da procrastinare a data da destinarsi», ha precisato il sindacalista Biagio Tomasco.
«Vogliamo capire se il blocco delle attività ambulatoriali è da ascriversi a tutte le specialità di esami di oculistica o solo ad uno in particolare e se vi è stato uno stop generalizzato vorremmo comprendere se si è pensato o meno a dirottare verso altre strutture i pazienti prenotati per calmierare il disagio venutosi a creare. Infine, come mai sul sito istituzionale del Ruggi compare un tempo massimo di attesa fino al 30 ottobre prossimo, mentre poi si comunica ai pazienti prenotati che la data del nuovo appuntamento sia appunto a data da destinarsi? I cittadini meritano chiarezza». (d.g.)
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