Macchinari lasciati nei seminterrati In due dal magistrato

Verranno ascoltati su tac e camera iperbarica all’ospedale Dubbi sul rispetto delle procedure. Tranquilli i funzionari

Verranno sentiti in giornata come persone informate sui fatti il direttore sanitario dell’ospedale Umberto I Maurizio D’Ambrosio e la dirigente amministrativa Luciana Mazzotti, nell’ambito dell’indagine sulla presenza di macchinari e di altri materiali sanitari rinvenuti nei sotterranei della struttura in stato di abbandono.

L’inchiesta seguita dal sostituto procuratore Ernesto Caggiano riguarda l’effettiva impossibilità di utilizzo, con il fascicolo in prima battuta aperto dal procuratore capo Gianfranco Izzo e successivamente assegnata al magistrato. Gli uomini della sezione pg della polizia di stato della procura ascolteranno i due dirigenti sulla presenza nello scantinato di una tac e di una camera iperbarica, trovate nel corso di un accesso eseguito a fine agosto. La polizia giudiziaria in quell’occasione aveva ispezionato i locali attigui al dispensario farmaceutico, cercando dentro stanze chiuse da tempo, dov’erano sistemate apparecchiature mediche ritenute obsolete dalla dirigenza sanitaria, accantonate come spiegato dai vertici Asl anche per motivi di costi e funzionalità. I sopralluoghi avevano registrato la presenza delle due apparecchiature di screening e terapia raccogliendo dettagli. La Tac era un modello di vecchia produzione, attualmente sostituito da sistemi di ultima generazione, così come la camera iperbarica, chiusa dalla fine degli anni ’90 e ferma ufficialmente per motivi di sicurezza. Secondo le note di inventario, questa ultima era già una priorità dei vertici aziendali, col suo destino in agenda in concomitanza con gli imminenti lavori di ammodernamento e riqualificazione dell’ospedale. Tra le ipotesi in considerazione c’era l’alienazione, per liberare spazi al piano interrato. Alle versioni fornite dalla dirigenza all’indomani della notizia fa seguito il lavoro della procura di Nocera Inferiore, con due interrogatori previsti nella mattinata di oggi in qualità di persone informate sui fatti negli uffici della sezione pg della polizia. Il verbale di accesso redatto dopo gli accertamenti riporta decine di presidi medico chirurgici inutilizzati, tra cui bende, garze ed altri materiali sanitari. L’attuale indagine si affianca all’inchiesta seguita dalla sezione pg dei carabinieri che seguì una vicenda di ordinativi sospetti di farmaci, con uno stoccaggio di grosse quantità di kit d’emergenza in evidente sovrannumero, con molti prodotti di fatto mai utilizzati.

Il lavoro degli inquirenti prosegue. La procura vuole capire se esiste un presunto “cimitero di fortuna”, se sono stati rispettati i protocolli e se quei macchinari potevano e dovevano avere diverso destino. La dirigenza Asl, dopo mesi di accessi, perquisizioni e indagini più o meno pesanti, appare tranquilla.

Alfonso T. Guerritore

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