verso l’estate

Macchie giallastre in mare a Torrione

Ieri il fenomeno è stato filmato da un chimico. «Non è la prima volta che accade, capita spesso dalle 9 alle 10»

Chiazze di fluidi galleggianti di colore giallastro si estendono per decine di metri nel tratto di mare antistante il litorale di Torrione. La denuncia è arrivata con un video pubblicato su facebook ieri mattina, da Vincenzo Somma, commentato poi da numerosi abitanti della zona coinvolta, e non solo, che denunciano episodi simili e altri disagi legati al degrado di svariate zone litorali della parte orientale della città. L’avvistamento delle macchie, documentate poi col video diffuso su internet, si è verificato ieri mattina a partire dalle 9, tra i due stabilimenti balneari Scoglio 24 e Lido Aurora. Come si vede chiaramente anche dalle immagini, le macchie si estendevano ben oltre. Dalla testimonianza dello stesso Vincenzo Somma e di altri cittadini presenti nello stabilimento Aurora, le chiazze gialle di materiale non identificato arrivavano fin quasi al Grand Hotel Salerno.

Somma è stato un chimico per tanti anni alle Ceramiche D’Agostino e spesso ha intrattenuto anche rapporti con l’Ufficio Igiene e Sanità del Comune, e si è interessato ripetutamente di depurazione delle acque. «Quanto è successo oggi purtroppo si ripete parecchie volte, non si tratta quindi di episodi isolati che dipendono dalle correnti e in occasione del passaggio di una nave, anche se spesso è proprio questa la risposta data dalla Capitaneria di porto di Salerno, alla quale abbiamo fatto più di una segnalazione già dall’inizio di questa nuova stagione balneare».

Il dubbio di Vincenzo Somma, infatti, è che questi liquami non provengano da navi in transito, ma vengano scaricati regolarmente nel mare salernitano in qualche zona dalla terraferma. Il sospetto proviene proprio dalla continuità con cui il fenomeno si verifica, tra l’altro quasi sempre alla stessa ora, tra le 9 e le 10 del mattino, orario in cui tra l’altro di questi tempi le spiagge cominciano a essere ormai molto frequentate, specialmente dalle famiglie e quindi da tanti bambini, che in questo mare ci fanno il bagno. Un video simile e altri documenti fotografici sono stati raccolti anche da un turista argentino, che alloggiava in un Bed&breakfast del centro di Salerno, di proprietà di Carlo Oneto. Il cliente ha preteso la restituzione della tassa di soggiorno, «mostrando il materiale fotografico e chiedendomi perché mai avrebbe dovuto pagare una tassa alla città in cui era in vacanza senza poter fare il bagno», racconta Oneto. Il suo cliente è stato costretto per più giorni ad andare sempre in Costiera per trovare il mare pulito, ma la tassa di soggiorno l’avrebbe pagata al Comune di Salerno e non a quello di Amalfi.

Una situazione quella di ieri che non solo ha suscitato remore da parte di bagnanti e cittadini salernitani, ma ha rischiato di danneggiare anche una piccola attività ricettiva. «Noi non siamo come i grandi alberghi, in cui forse episodi di genere non si verificano. In un Bed&breakfast hai un rapporto personale con il cliente, che poi pratica anche il passaparola dopo la sua vacanza, un meccanismo che può essere davvero dannoso per le piccole strutture ricettive come la mia», si sfoga Oneto. Ieri pomeriggio il mare si è agitato e alla fine le macchie sulle acque litorali di Salerno si sono dileguate anche grazie alle maree, ma il problema non può essere risolto affidandosi al vento o al mare, e forse occorre iniziare prioritariamente a capire da dove provengono queste fluidi e soprattutto cosa sono.

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