Ma per Enzo Napoli la sicurezza a Salerno non è una priorità

Nel programma elettorale del candidato a sindaco nessun accenno al potenziamento dei controlli

SALERNO. L’omicidio della escort diciannovenne, Mariana Tudor Szekeres, e l’aggressione a sfondo sessuale sulla spiaggia di Santa Teresa nei confronti di una 31enne straniera, hanno riportato al centro del dibattito politico, irrompendo in piena campagna elettorale, il tema della sicurezza. L’altra sera il governatore Vincenzo De Luca se l’era presa col questore di Salerno sostenendo che «non è possibile che si verifichi uno stupro a cinquanta metri dalla Questura», promettendo poi soldi in più ai vigili urbani per pattugliare il territorio cittadino. Nei giorni scorsi anche molti candidati al consiglio comunale erano intervenuti dicendo la loro. Ma quanti, tra i dieci candidati sindaco in corsa per Palazzo di Città, hanno inserito nei loro programmi un capitolo dedicato a questo tema così sentito e delicato? Solo quattro, è la risposta.

Il silenzio di Napoli. Paradossale è il caso del sindaco uscente Vincenzo Napoli, ricandidato alla guida della coalizione che è storicamente quella dello “sceriffo” de Luca: tra le dieci “parole chiave” del suo programma “Salerno 2020”, la sicurezza non figura. Non un cenno, nulla.

Chi ignora il tema. Napoli è in buona compagnia. Di sicurezza, infatti, non c’è una riga nemmeno nei programmi di Marco Falvella, candidato sindaco per il Popolo d’Italia, che vuole “ricostruire una nuova Destra” partendo da Salerno. Anche a sinistra del Pd, il tema non sembra essere centrale. Lavoro, integrazioni, reddito garantito ma nel programma di Gianpaolo Lambiase (Salerno di Tutti) il come garantire tranquillità ai salernitani e ai turisti è argomento che non viene preso in cosiderazione. Tra i sei “piani” (assistenza, lavoro, casa, sostenibilità, trasporti, cultura) messi in campo dal candidato dell’antipolitica, Giuseppe Amodio (Salerno ai Salernitani) ne manca solo uno. Stesso discorso anche per l’avvocato Antonio Cammarota (Cammarota Sindaco, La Nostra Libertà).

Gli impegni per la sicurezza. L’argomento è al primo posto nei programmi di quattro candidati provenienti dal centrodestra e del civico Dante Santoro. L’ex grillino nel programma delle sue tre liste (Vince Salerno, Giovani Salernitani e Salerno in Movimento) sostiene che “i salernitani devono avere tutelato e garantito il diritto alla tranquillità e vivere in una città sicura” e per questo propone un “piano tagli agli sprechi” che possa “concentrare risorse per potenziare il servizio di pattugliamento notturno” della città. Per Antonio Iannone (Fratelli d’Italia) “non è possibile altra soluzione per arginare il problema che rafforzare il coordinamento tra le forze di polizia tenendo meglio sotto controllo il territorio comunale”. “La sicurezza è un tema centrale della nostra campagna elettorale” sostiene Roberto Celano (Forza Italia, Attiva Salerno, Celano Sindaco e Rivoluzione Cristiana), che propone maggior raccordo tra le forze dell’ordine di intensificare i controlli anche con l’utilizzo dei droni. Raffaele Adinolfi (Adinolfi Sindaco, Il Popolo della Famiglia) propone invece l’istituzione del vigile di quartiere e intensificazione dei controlli nei quartieri collinari. Attenzione ai rioni collinari, con l’istituzione di presidi di polizia municipale che verrà rafforzata, nel programma di Gianluigi Cassandra (Cassandra Sindaco e Io Amo Salerno) che propone un piano di contrasto al fenomeno del commercio abusivo e della sosta selvaggia, chiamando anch’egli a raccolta le forze dell’ordine per un maggiore coordinamento a tutela della sicurezza dei cittadini.

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