Luogotenente del clan Pecoraro-Renna

PONTECAGNANO. Cataldo Pellegrino era il “ras” dei trasporti su gomma di prodotti agricoli dalla Piana del Sele e non solo. Il suo nome, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, è stato sempre...

PONTECAGNANO. Cataldo Pellegrino era il “ras” dei trasporti su gomma di prodotti agricoli dalla Piana del Sele e non solo. Il suo nome, a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, è stato sempre affiancato a quello delle famiglie camorristiche dei Pecoraro e dei Renna di Bellizzi. Del clan diventa luogotenente e uomo di riferimento sul territorio di Pontecagnano. Nel 1989 – dicono le cronache giudiziarie – assume le redini della “piazza” Picentina dopo l’omicidio dell’allora reggente Mario Giordano per opera delle famiglie opposte. A Pellegrino Cataldo è legata l’agenzia di trasporta “Ponte” che mise su in società con Luigi Mogavero, padre di Francesco, detto Ciccio, quest’ultimo coinvolto nel blitz Omnia sui rapporti tra clan e politica e sulla la guerra sui trasporti di prodotti ortofrutticoli. Il sodalizio commerciale si sciolse in seguito a contrasto sorti tra i Mogavero, Cataldo e la stessa consorteria camorristica dei Pecoraro-Renna. Divergenze che non sono mai state risanate. Tanto è vero che Francesco Cataldo, figlio di Pellegrino, che aveva assunto le redini dell’agenzia del padre, fu ferito a colpi di pistola nel 2011.
Negli anni delle guerre di camorra tra i clan che si dividevano gli interessi illegali della Piana del Sele, Pellegrino Cataldo viene indicato sempre al fianco dei Pecoraro. Come nel caso dell’omicidio avvenuto a Montecorvino Rovella l’8 luglio del 1989, in corso Umberto I, quando, sotto i colpi di una pistola Magnum 3,57, perì Mariniello Barbone. L’ultimo arresto di Pellegrino Cataldo risale all’anno 1994. Ad arrestarlo furono i poliziotti della Mobile di Salerno nell’ambito di un’inchiesta sull’estorsione all’imprenditore Imposimato che aveva realizzato gli alloggi del parco Verdiana a Pagliarone. Da quell’anno, anche in seguito a condanne passate in giudicato, Cataldo non è mai più uscito dal carcere.