SICUREZZA IN CITTA'

«Lungomare, ora soluzioni drastiche»

Sopralluogo dell’Aci dopo l’investimento fatale all’84enne Michele Tabano: «Condizioni particolari: non bastano i limiti»

SALERNO -  Per il lungomare di Salerno è necessaria una soluzione radicale e non solo di limitazione della velocità. È la sintesi del sopralluogo tenuto ieri mattina dal direttore dell’Aci Salerno, Giovanni Caturano , sul tratto di strada nel quartiere Torrione dove è stato travolto e ucciso da uno scooter l’84enne Michele Tabano mentre attraversava: ieri si sono celebrati a Roccadaspide, suo paese d’origine, i funerali dello storico rappresentante della Ferrero tragicamente scomparso. Il suo investitore, un medico dell’ospedale Ruggi di 54 anni, è ancora ricoverato al nosocomio di via San Leonardo ma è fuori pericolo.

Sul problema sicurezza a lungomare è intervenuto anche l’ingegnere Gerardo Mirabelli, esperto di infortunistica e consulente di diverse Procure. «C’è bisogno di un progetto complessivo sulla circolazione stradale che tenga presente diverse soluzioni per garantire la sicurezza sul lungomare a Salerno», ha spiegato Caturano. «Una sicurezza non solo per i pedoni e per gli utenti vulnerabili, ma anche per le auto e le moto. Molto spesso la velocità dei veicoli è troppo elevata. In quasi tutti i sinistri stradali è stato rilevato che non erano state rispettate le norme del codice della strada, in particolare la velocità non era appropriata alla strada a al contesto ». Caturano, poi, ha evidenziato che «dall’alba e fino a tarda mattinata, chi procede dal centro città verso la zona orientale ha di fronte a sé un sole accecante e molto spesso non riesce a vedere chi attraversa la strada sulle strisce. In questi casi, come in altri momenti di scarsa visibilità, la velocità deve essere ulteriormente ridotta rispetto agli attuali limiti altrimenti il conducente non avrà mai la possibilità di arrestare la marcia in tempo utile ». Per il direttore dell’Aci «il rimedio più efficace che può essere adottato è rappresentato sempre da una maggiore attenzione dei conducenti di autoveicoli e su questo fronte dobbiamo impegnarci tutti e sempre più con iniziative di informazione, formazione e sensibilizzazione. Stanno emergendo in questi ultimi giorni numerose proposte relative all’installazione di dossi artificiali e all’utilizzo di autovelox fissi e mobili o di semafori “intelligenti”. Esistono certamente strumenti tecnologici, anche di nuova generazione, che possano supportare le scelte che l’amministrazione comunale dovrà adottare tempestivamente. Da parte nostra, come Aci ci rendiamo disponibili a supportare le amministrazioni interessate per un approfondimento più ampio».

L’ingegnere Mirabelli ha invece sottolineato che «l’introduzione del limite di velocità dei 30 chilometri orari è una misura che sicuramente era auspicabile già da tempo, specie per il centro urbano di Salerno, vista la densità abitativa della zona. Tuttavia, ci sono delle condizioni ambientali che possono presentarsi, come ad esempio il sole basso in determinate ore del giorno che impongono, al di là dei limiti massimi prescritti, una condotta da parte degli automobilisti e dei motociclisti ancora più accorta e prudente nel rispetto della cosiddetta velocità prudenziale ». Ed infatti, come ha spiegato l’esperto di infortunistica, «in nessun caso l’abbagliamento dell’investitore può essere considerato un esimente dalla proprie responsabilità. Le recenti sentenze della Cassazione hanno chiarito, come l’unica condizione per poter presupporre una non responsabilità da parte del conducente del mezzo è costituito dall’oggettiva impossibilità da parte di questi di poter percepire in un tempo e uno spazio utile la presenza del pedone». Insomma, abbassare i limiti di velocità anche a 30 chilometri l’ora che in alcune ore del giorno potrebbero essere anche troppi.

Salvatore De Napoli