LA STORIA

Lungomare di Salerno, stop alla quaresima Covid

Tanti bambini mascherati e venditori abusivi tra i viali, ma niente trasgressione. Il sindaco: «Attenti alla variante inglese»

SALERNO - Il modo più semplice, sbrigativo e che riscuote maggior successo è, senza dubbio, la maschera del gatto: bastano un paio di orecchie appuntite (più o meno fai da te) attaccate a un cerchietto e il nasco annerito con i baffetti disegnati. Non mancano variazioni sul tema delle principesse e sbucano super eroi lanciati verso le panchine, anche se non c’è chissà quanta originalità e creatività tra le mascherine che sfilavano ieri sul Lungomare durante il Martedì Grasso dell’era Covid. Le chiusure, questa volta, hanno riguardato altre piazze (Sant’Agostino e Abate Conforti) e la spiaggia di Santa Teresa ma non i viali del Lungomare attraversati da tante mamme e papà alla rincorsa di bimbi scatenanti e impegnatissimi a lanciarsi coriandoli, stelle filanti e (i più grandi) bombolette; mentre gli adolescenti non riescono proprio a tenere su la mascherina e a distanziarsi tra di loro. Ogni scusa è buona per stare azzeccati: un selfie oppure una chiacchierata al sole fumando una sigaretta.

Lungo i viali procedono con lentezza le macchine della polizia di Stato e della municipale, una presenza che dovrebbe già servire da dissuasione per gli ostinati della mascherina “al collo” ma che serve, soprattutto, a rendere la vita complicata ai venditori ambulanti di palloncini che, oltre al carico di Peppa pig e unicorni, hanno da togliere anche le tovagliette posizionate a terra per la vendita dei vari prodotti del Carnevale. Va meglio ai venditori che si sono attrezzati con i carrelli stracolmi di buste di coriandoli e stelle filanti che riescono a sgattaiolare via senza ingombri e in velocità. A controllare la situazione è sceso in strada, come spesso in questi giorni in cui i numeri del contagio in città continuano a essere allarmanti, il sindaco, Vincenzo Napoli.

«Abbiamo fatto una valutazione semplice: via Lungomare - chiarisce il primo cittadino - è il luogo dove abitualmente i bambini con le mascherine si lanciano coriandoli e passeggiano in libertà. È stata una scelta (quella di tenere aperto il Lungomare dopo i fine settimana di chiusura delle scorse settimane, ndr ) sulla quale ho molto pensato e che ho ponderato a fondo ma mi sembrava che, facendo appello all’intelligenza e al senso di responsabilità dei genitori, si potesse consentire una passeggiata tranquilla su via Lungomare». Diverso il destino della spiaggia di Santa Teresa che, chiarisce il primo cittadino «è portata per vocazione all'assembramento. Sono bimbi e non ci dovrebbero essere particolari problemi e, comunque, siamo in zona gialla e questo consente alle persone di uscire. Sono contraddizioni in cui si fa fatica a dipanarsi quindi torna il refrain di mettere sempre la mascherina e rispettare tutte le regole del distanziamento ».

A preoccupare soprattutto il primo cittadino è, però, la cosiddetta variante inglese di Covid 19 che, rileva il sindaco, «sta spiazzando a grandi falcate il virus originario. È una variante particolarmente contagiosa quindi scalzerà completamente quella che conosciamo. Sto monitorando ora dopo ora l’andamento della situazione in città, a partire dalle scuole». Sul fronte del numero dei contagi, il primo cittadino ha confermato il rilievo su base regionale secondo cui la cosiddetta variante inglese sta contagiando un positivo su quattro. Quanto basta per creare allarme nel sindaco che non ha mai fatto mistero di essere pronto a mettere in campo misure drastiche per frenare il picco nella curva dei contagi. La situazione è ancora molto delicata, eppure - complice il sole che batte sui viali - sul Lungomare si vive una giornata di allegria, tra adulti mascherati e bambini con le mascherine. È pur sempre il Martedì Grasso che precede una Quaresima “forzata” per tanti salernitani costretti a rimanere chiusi in casa per mesi a causa di un’epidemia che non accenna a diminuire.

Eleonora Tedesco