Lungoirno, a doppio senso solo il sottopasso

Da oggi nuovo dispositivo di traffico: vietato svoltare in via Settimio Mobilio per chi viene da Torrione

Stamane, alle 9.30, sarà consegnato il tratto mancante della Lungoirno, quello che, attraverso il nuovo sottopasso ferroviario, immette su via Torrione. Dunque, può considerarsi definitivamente concluso anche questo capitolo che ebbe inizio (almeno per quanto riguarda i lavori veri e propri) nel lontano 1999. Per la precisione il 4 febbraio, con l’apertura del cantiere in via Cacciatori dell’Irno, alla presenza dell’allora premier Massimo D’Alema.

Con la consegna del sottopasso entrerà in vigore anche un nuovo sistema di circolazione stradale nell’area interessata. La novità di maggiore rilievo riguarda gli autoveicoli che provengono da Torrione e che prima svoltavano a destra per immettersi su via Settimio Mobilio. Da oggi questa svolta è vietata. Sarà possibile farlo un centinaio di metri dopo, utilizzando il nuovo sottopasso. Attenzione però, perché, poi non è possibile proseguire sulla lungoirno, ma attraverso via Vinciprova si arriverà in via Settimio Mobilio. Insomma, per chi viene da Torrione il percorso si allunga.

Al contrario, andranno meglio gli automobilisti provenienti dalla lungoirno e diretti in centro, che utilizzando il nuovo sottopasso eviteranno di percorrere via Vinciprova e sbucheranno direttamente su via Torrione.

Queste, in sintesi, le principali novità del nuovo dispositivo di traffico che riguarda anche alcune stradine laterali (via Lagatta e via Castelluccio).

In definitiva, almeno per il momento, al Comune non se la sono sentita di rivedere tuttuta la circolazione stradale sulla lungoirno che, tranne il tratto dal Parco Pinocchio a Fratte, viene ancora utilizzata a senso unico di marcia, nonostante che la sezione stradale, dal ponte di Calcedonia fino al sottopasso che sarà aperto, questa mattina sia stata concepita per il doppio senso di circolazione.C’è da augurarsi che quanto prima al Comune si decidano di utilizzare al massimo le potenzialità della lungoirno. Anche il tratto finale, cioè quello che collega via Torrione con il lungomare Tafuri, non viene utilizzato: le due corsie, separate dalla fontana monumentale, sono ancora chiuse al traffico e vengono utilizzate impropriamente come parcheggio da coloro che si recano ai convegni al Grand hotel.

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