L'ACCUSA

Lunghe file per la Tari a Salerno, settore tributi nel caos 

La denuncia della Uil: «Personale ridotto all’osso e sistemi informatizzati vetusti»

SALERNO. Già alle nove di ieri mattina, gli uffici del settore Tributi del Comune rischiavano di scoppiare. Decine di persone accalcate in fila agli sportelli di via VI Settembre, hanno atteso per ore il loro turno, mentre solo tre dipendenti tentavano di sbrigare pratiche e di contenere l’insofferenza di un’utenza composta in prevalenza da anziani.
In questi giorni, infatti, a molti salernitani sono stati notificati i ruoli suppletivi relativi al pagamento della Tari per gli anni 2013 e 2014 in seguito agli accertamenti effettuati nei mesi scorsi dalla Soget, che hanno evidenziato discrepanze tra le metrature degli immobili dichiarate e quelle reali. Ma ci sono anche molti fascicoli legati a cambi di residenza mai informatizzati dall’amministrazione comunale per carenza di mezzi. Il risultato è che gli uffici, già incapaci di gestire l’ordinario per via della penuria di personale, hanno rischiato di andare in tilt.
«Le problematiche riguardano due aspetti fondamentali – denuncia il sindacalista della Uil Gerardo Bracciante – la carenza di personale e gravi disagi nella procedura informatica. Si sottolinea che questi aspetti sono stati più volte segnalati all’amministrazione ma senza esito e, pertanto, si resta perplessi nel non comprendere il disinteresse per un settore come quello dei Tributi, quale fonte di entrata e di risorse economiche dell’Ente, se non, presumibilmente, per motivi legati a possibili esternalizzazioni del servizio. In particolare si evidenzia che le procedure informatiche in dotazione non garantiscono in alcun modo l’efficienza e la funzionalità in rapporto all’entrata che un tributo come la Tari, dovrebbe rappresentare per l’Ente. Da qui i notevoli disagi inerenti l’emissione dei ruoli suppletivi legati inevitabilmente, per la corretta compilazione, all’utilizzo di una banca non sempre aggiornata».
Un ostacolo di non poco conto, che ha fatto rallentare di molto i tempi tecnici per l’espletamento delle varie pratiche, generando malumori e malcontento tra gli utenti, sfiancati dal caldo e dalle lunghe attese. «È del tutto evidente che i lavoratori sono costretti a subire improperi in rapporto sia alla carenza del personale ed alle procedure informatiche – incalza Bracciante che chiede anche il supporto di adeguata vigilanza da parte della polizia municipale – Queste carenze comportano ritardi nella lavorazione delle pratiche con la conseguenza che i dati vengono aggiornati non in tempo reale ma a distanza notevole dalle comunicazioni e quindi, con possibili ulteriori variazioni, all’atto delle lavorazioni effettive».
Il problema è duplice: da un lato di sicurezza per il personale, ormai ridotto all’osso, e più volte in passato esposto ad aggressioni sia fisiche che verbali, oltre che a un carico di stress dovuto al superlavoro. Dall’altro di rispetto dei diritti dei cittadini, che a fronte del pagamento di tributi piuttosto onerosi, sono obbligati a lunghe attese, oppure a dover ritornare presso gli uffici per risolvere questioni che, in presenza di un sistema informatico di buon livello, potrebbero chiudersi in pochi minuti anziché in ore e ore di ricerche affannose tra faldoni e scartoffie.
«Il pubblico, pertanto, è costretto a recarsi presso gli uffici, con flussi allarmanti da dover gestire con poche unità lavorative. Nel 2000 i dipendenti del settore Tributi, erano oltre 60 unità a fronte degli attuali 30 di cui 5 prossimi alla pensione – spiega ancora l’esponente della Uil – Di qui il disagio a lavorare contestualmente al front-office una mole di pratiche consistente pur di risolvere i problemi più immediati». La soluzione, secondo le organizzazioni sindacali, è una sola: assumere al più presto nuovo personale.
«L’unica auspicabile proposta da sostenere è quella di incrementare il personale lavorativo in questo ufficio oltre a dotare il settore di un valido supporto informatico con adeguata assistenza tecnica», conclude Bracciante.
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