Luciano in solitaria Ma è guerra sui nomi per la direzione 

Domani scadono i termini per presentare le candidature Alfieri, Iannuzzi e Valiante puntano agli organismi di governo

SALERNO. Alla fine il Partito democratico salernitano chiude sulla candidatura unitaria di Enzo Luciano per il rinnovo della carica di segretario provinciale. Domani è il termine ultimo per la presentazione dei nomi e secondo i bene informati: non ci saranno sorprese dell’ultima ora. Sul nome di Luciano, già in segreteria provinciale al fianco di Nicola Landolfi (che, dopo 7 anni, ha deciso di non ricandidarsi) c’è stata un’ampia convergenza. Anche la minoranza dem salernitana non ha fatto ostruzionismo preferendo la strada della continuità. Anche se è chiaro, che la partita successiva si giocherà sulla formazione degli organismi: direzione e assemblea provinciale dove i big salernitani cercheranno di piazzare quanti più uomini. I due organismi diventeranno particolarmente strategici anche e soprattutto in vista delle Politiche, per la formazione delle liste.
A lavoro già l’ex sindaco di Agropoli, Franco Alfieri e i parlamentari Tino Iannuzzi e Simone Valiante. Intanto l’altra sera si sono chiusi i lavori della commissione congressuale formata da Mena Arcieri, Fabio Tamburro, Mauro Calatola, Franco Monciello, Bruno Di Nesta, Peppe D’Ascoli, Modestino Rosiello, Gaetano De Maio, Giuseppe Cicalese, Luca Sgroia e Maria Rosaria Carfagna. A presiederla è Antonio Pagano uomo di esperienza mentre si affianca anche il segretario provinciale dei giovani, Federica Fortino. I congressi si celebreranno dal 6 al 15 di ottobre e la platea di iscritti chiamata a votare è di 11 mila 918 tesserati tra quelli del 2016 e quelli iscrittisi entro il 25 settembre di quest’anno – così come è stato stabilito dal regolamento nazionale –. Più di 100 i circoli in provincia di Salerno chiamati a rinnovare i propri organismi. I circoli eleggeranno i loro delegati per l’assemblea provinciale e quest’ultima sarà chiamata a votare Luciano.
Il neo segretario avrà il compito delicatissimo di preparare il partito salernitano alla sfida delle Politiche. Si è già in aperta campagna elettorale e anche a Salerno, così come nel resto del Paese, i giochi non sono chiari. Il partito di Matteo Renzi è chiamato, dopo la debacle del referendum, alla sfida della ripresa di consenso – cosa per altro osteggiata dalle minoranze interne al partito nazionale –. Con il Movimento 5 Stelle che incalza e non può essere sottovalutato e un centrodestra che si irrobustisce anche città. Da ultima l’adesione di Guido Milanese a Forza Italia dopo che con l’allora Nuovo centrodestra di Angelino Alfano e insieme a Udc e Scelta civica aveva sostenuto – tanto da essere ancora in maggioranza – la candidatura del sindaco Enzo Napoli. Sebbene Salerno sia ancora il fortino deluchiano, le pressioni interne saranno forti e sarà necessario governare questa fase, propedeutica al voto parlamentare, con pugno decisivo e intelligenza. Evitando lo sgretolamento di rapporti politici che in questi anni è stato costruito e arginando le spinte di rinnovamento che soffiano in tutto il Paese.
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