LA KERMESSE

Luci rinviate, la furia degli imprenditori

Si parte all’Immacolata, gli albergatori: «Ora stop alla tassa di soggiorno». I commercianti: «Un’altra mazzata»

SALERNO - Doveva essere l’edizione del rilancio e della ripartenza. Invece è già diventata l’evento delle divisioni e dei rincari. Luci d’Artista continua a tenere banco in città e, a sollevare le polemiche, ci sono da una parte i cittadini perplessi sull’opportunità di tanta illuminazione in un momento in cui il rincaro del costo dell’energia sta mettendo in crisi l’intero Paese. Dall'altra parte, invece, ci sono gli operatori che protestano per la durata risicata dell’evento che, stando agli annunci dell’assessore al Turismo e al Commercio, Alessandro Ferrara , partirà nel giorno dell’Immacolata con montaggio delle installazioni a partire dalla prima decade di novembre. «Si tratta - commenta Antonio Ilardi , presidente di Federalberghi Salerno - di una decisione in contraddizione con l’incremento dell’imposta di soggiorno legato alla manifestazione, che è già scattato il primo ottobre e di cui abbiamo invano chiesto il differimento o l’abrogazione. Siamo ben consci della delicata situazione energetica del Paese ma “spegnere” turismo e commercio significa aggravarne la crisi economica». Sulla stessa linea Marco Salvatore , presidente provinciale Confcommercio Salerno, che ribadisce come «la decisione di ritardare l’inizio della kermesse è un colpo durissimo per il commercio cittadino. Il risparmio energetico, legittimo e condivisibile nelle intenzioni, non può colpire le aziende che insieme alle famiglie soffrono di più gli effetti di questa crisi».

La risposta arriva senza troppi indugi direttamente dal sindaco Vincenzo Napoli che chiarisce le ragioni del ritardo imputate, tra l’altro, al flop della prima gara d'appalto che è andata deserta, per cui è stato necessario avviare una seconda procedura, questa volta a chiamata diretta a cui hanno risposto cinque operatori economici che, ora, dovranno presentare le conseguenti offerte economiche e il nuovo progetto artistico. «La kermesse - sottolinea il primo cittadino - partirà in ritardo per due ragioni sostanziali: la prima è che tentiamo di farle in modo più stretto e significativo, dall’altro perché come sappiamo abbiamo avuto una gara di appalto deserta che ci ha imposto di rifare tutto. Non credo che l’aumento della tassa di soggiorno possa pesare in un modo significativo sulle scelte dei turisti e dei visitatori benché sono consapevole dei tempi di crisi spaventosi che stiamo vivendo», conclude riferendosi direttamente alla questione sollevata da Ilardi che, comunque, chiede un incontro urgente con l’amministrazione.

Sul fronte dei costi, invece, Napoli assicura che «l’amministrazione ha stilato un bilancio in termini di costi e ricavi per la manifestazione e la spesa dell’energia elettrica resta comunque sostenibile a fronte dei benefici economici per le attività commerciali ed alberghiere ». Per la prima volta, infatti, parte dei circa tre milioni di fondi regionali stanziati per la kermesse (precisamente 81.960 euro) sono stati già inseriti nella tabella dei costi dell’appalto sotto la voce “fornitura energia elettrica”. Inoltre, una volta definito il progetto definitivo, l’amministrazione avvierà anche la ricerca di sponsor privati che vorranno supportare il costo energetico delle luminarie.

(e.t.)