Luci e cimitero L’ente batte i Savastano

Avevano chiesto quasi 9 milioni di euro per adeguamenti tariffari, ma il Tar di Salerno ha respinto il loro ricorso.

Si è chiusa con la sentenza 2297 del 2016 la vertenza tra la Savastano Elettrostrade e il comune di Nocera Inferiore, relativamente all’illuminazione votiva al cimitero comunale. La ditta privata, subentrata alla Savastano Mario, società che nel 1963 aveva stipulato il contratto con l’amministrazione nocerina, ha gestito il servizio fino a dicembre 2013. Il comune, anziché rinnovarlo, lo ha avocato a sé.

La Savastano Elettrostrade aveva però citato l’ente comunale per mancati adeguamenti tariffari, ovvero aveva chiesto ai giudici amministrativi salernitani di accertare il diritto alla revisione del corrispettivo relativo al contratto di appalto per la fornitura di energia elettrica e la gestione delle lampade votiva, per la conseguente condanna del comune di Nocera Inferiore alla revisione dei canoni e al pagamento del credito vantato dalla società ricorrente. L’ultima volta, infatti, che c’è stato l’adeguamento risale al 1982. Nel 2010 la Savastano Elettrostrade ha sollecitato l’ente a rivedere il tutto, ma nel 2013 è stato interrotto del tutto il rapporto di collaborazione. Da qui la richiesta di 8.504.118 euro.

Dal canto suo il comune ha fatto domanda riconvenzionale vantando un credito di circa 90 mila euro per la realizzazione della cabina elettrica. I giudici Urbano, Sabbato e Fedullo hanno detto no alla richiesta del comune, ma soprattutto hanno respinto il ricorso della Savastano Elettrostrade, compensando le spese di giudizio.

Da quando c’è stato il cambio di rotta per l’illuminazione votiva al cimitero, i cittadini hanno riscontrato notevoli miglioramenti. Da quando la gestione è comunale è stata ammodernata tutta la rete, con la completa riconversione al sistema led.(s. d’a.)

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