L'INCHIESTA

«Luci d’Artista, la gara fu “aggiustata”»

Affidamento delle opere per l’edizione 2021 già nel mirino dell’Anac: cinque indagati, interdizione per il Rup Pennimpede

SALERNO - La Procura di Salerno ipotizza una “gara pilotata” per l’edizione 2021-2022 delle Luci d’Artista: sono cinque gli indagati, due sono anche destinatari di misure cautelari. Sotto la lente dei pm Elena Cosentino e Guglielmo Valenti della Procura di Salerno è finita il bando “flash” per l’edizione 2021, quella realizzata in fretta e furia perché incombeva l’incubo Covid.

Per i giudici inquirenti il bando fu costruito ad hoc per farlo aggiudicare alla ditta di luminarie dell’anno precedente: l’Artlux di Paternopoli, in provincia di Avellino. Per il gip Gerardina Romaniello, che ha ricevuto la richiesta dalla Procura guidata da Giuseppe Borrelli, esistono i gravi indizi di colpevolezza in capo solo a due indagati: il funzionario comunale Gabriele Pennimpede, 59 anni, di Salerno, che svolse il ruolo di Rup e l’imprenditore Arturo Blasi, 44 anni, di Paternopoli. Per i cinque indagati l’ipotesi di accusa è di turbativa d’asta.

Il gip ha disposto per Pennimpede la sospensione da qualsiasi pubblico ufficio per un anno, mentre Arturo Blasi non potrà concludere contratti per la pubblica amministrazione per lo stesso periodo, ovvero dodici mesi. Le misure interdittive sono state notificate ieri dai finanzieri del comando provinciale di Salerno.

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