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Lottizzazione sulla collina Bocciatura bis della giunta

AGROPOLI. Bloccato, per la seconda volta, un piano di lottizzazione convenzionata in località Galliano, sulla Collina San Marco, ad Agropoli. Lo ha deciso, all’unanimità, la giunta comunale su...

AGROPOLI. Bloccato, per la seconda volta, un piano di lottizzazione convenzionata in località Galliano, sulla Collina San Marco, ad Agropoli. Lo ha deciso, all’unanimità, la giunta comunale su richiesta del sindaco Franco Alfieri.

Già l’8 ottobre del 2010, gli interessati – D. N., P., A. B. e P. C. – avevano presentato al Comune istanza per la realizzazione di una lottizzazione convenzionata per tre fabbricati da destinare a civile abitazione che sarebbero dovuti sorgere in zona “Galliano” su una superficie di 6.876 metri quadrati. La richiesta venne rigettata dalla giunta per la prima volta il 29 ottobre 2010. Successivamente, nel febbraio 2013, i tre proprietari hanno chiesto «il riesame della pratica, per intervenuta sentenza di annullamento del Tar Campania, sezione di Salerno della delibera di giunta comunale di Agropoli, riferita ad altra lottizzazione convenzionata riportante tuttavia le stesse motivazioni di non adozione della delibera in questione».

«Siamo in fase di approvazione del Piano urbanistico – fa sapere l’amministrazione comunale agropolese – e non avrebbe senso continuare ad approvare istanze facendo riferimento ancora al Piano di fabbricazione del 1972, sebbene lo stesso sia ancora vigente. Quella riguardante zona Galliano, in particolare, è una lottizzazione che interessa un’area vincolata, che avrebbe un particolare impatto a livello ambientale. Per nostra scelta, così come la collina della Selva, anche quella di San Marco, nel nuovo Puc, saranno preservate da interventi simili».

Queste le motivazioni che hanno portato alla bocciatura bis: «La zona di intervento non è dotata di standard adeguati, infatti tutta la zona C3 e C4 del P.d.F. del Colle San Marco di Agropoli presenta stradine molto strette di cui parecchie sono di natura privata, pericolose e inadeguate, fognature realizzate in gran parte da privati e non organiche a recepire i liquami, rete idrica ed elettrica non sufficiente». Inoltre non vi è la presenza di «opere di urbanizzazione secondaria, quali parcheggi ad uso pubblico, piazze, verde pubblico attrezzato e altri spazi pubblici necessari a fornire un minimo di vivibilità con il raggiungimento degli standard imposti per legge».

Non è la prima volta che l’amministrazione Alfieri boccia istanze di lottizzazione. Solo nel 2010, anno in cui venne presentato l’intervento in questione, la giunta non diede seguito ad almeno altre tre istanze simili.

Andrea Passaro

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