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Longobardi sarà risentito dal pm

L’ex presidente Acse aveva chiesto un nuovo interrogatorio

SCAFATI. Verrà risentito giovedì 22 novembre, nell’ambito dell’inchiesta sull’appalto Acse-Overline, l’ex presidente della partecipata comunale Aniello Longobardi, dopo che lui stesso aveva chiesto espressamente un nuovo interrogatorio attraverso i suoi difensori di fiducia, Michele Sarno e Giovanni Annunziata. Longobardi sarà sentito dal magistrato della procura antimafia, Vincenzo Montemurro, titolare dell’inchiesta che lo coinvolge.

L’indagato venne raggiunto da un avviso a comparire notificato dagli uomini della squadra mobile del vicequestore De Salvo con altre tre persone, con un interrogatorio svolto appena due settimane fa, concentrato nel chiarimento di tutte le contestazioni. In quell’occasione l’indagato partì dall’appalto alla Overline fino alla risoluzione del contratto, avvenuta subito dopo l’intervento della prefettura, durante due ore trascorse davanti agli investigatori della Dda di Salerno.

La richiesta ulteriore nasce dalla necessità di chiarire aspetti rimasti fuori dal precedente incontro. Insieme a Longobardi, allo stato vicepresidente del consiglio d’amministrazione Acse, erano stati indagati e sentiti in procura l’attuale presidente della società partecipata, Eduardo D’Angolo, ex consigliere comunale, il dipendente Aniello Sicignano e il direttore Salvatore De Vivo, difesi di fiducia dagli avvocati Guglielmo Scarlato e Paride Annunziata, accusati di turbativa d’asta e frode con l’aggravante di aver agevolato il clan dei Casalesi.

Cuore dell’inchiesta antimafia guidata dal sostituto Montemurro, è l’appalto conferito dalla partecipata comunale Acse alla ditta Overline, valso quattro avvisi di garanzia notificati ai coinvolti nella prima fase d’indagine. Tutti gli indagati avevano risposto alle domande degli inquirenti, esattamente come Longobardi, che nei giorni scorsi ha però avanzato la nuova richiesta. Quell’appalto fu vinto dalla ditta di Antonio Fontana, non sottoposto ad inchiesta, titolare della Overline, interdetta dalla Prefettura la scorsa estate e per la procura interessata da infiltrazioni del clan capeggiato dal boss Michele Zagaria.

Adesso toccherà a Longobardi essere riascoltato, su sua richiesta, per chiarire particolari e dettagli rimasti in ombra nelle precedenti circostanze dell’inchiesta.(a.t.g.)

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