Logo identificativo e museo virtuale per catturare turisti

La città deve diventare il luogo del relax fisico e mentale Le frazioni vanno rivalutate e riorganizzate in distretti

Un piano di rilancio turistico per Cava de’ Tirreni. L’iniziativa è stata presentata ieri a Palazzo di città, durante una seduta della commissione consiliare alla Cultura, Sport e Turismo. Il piano è stato redatto dalla Cotema Partner, società romana, su commissione del sindaco Marco Galdi e dell'amministrazione. Partendo dall'analisi dei dati raccolti sul territorio tramite analisi qualitative e quantitative, la società ha redatto un piano strategico ed operativo per realizzare in tre anni “un cammino ed un rilancio della città dal punto di vista turistico”, visto però come interventi non solo ad un settore isolato ma a tutta la città, compresi interventi alla viabilità ed al trasporto. «La presentazione del piano - ha spiegato il sindaco Galdi- non è un punto di arrivo ma un punto di partenza, in quanto la partecipazione non solo di tutta la commissione ma anche di tutti gli operatori turistici, dei loro rappresentanti e dell'Azienda autonoma di soggiorno e turismo, è fondamentale come apporto ulteriore di idee e modifiche al piano stesso, con ipotesi che verranno discusse ed integrate nella pianificazione strategica ed operativa da adottare. La parola d'ordine deve diventare sinergia per il benessere del territorio».

Dopo l'intervento in tal senso fatto anche da Lucia Scapolatiello, nota albergatrice, il sindaco ha rivolto un invito a dare suggerimenti a tutti gli “attori” dell'economia cittadina, e non solo a quelli del settore turistico, prima di arrivare a una sintesi finale che possa definitivamente far partire il piano.

L’ad di Cotema, Paolo Tedeschi, ha esposto i dati del territorio cavese, risultato dall'analisi in uno stato di “ipo-competitività diffusa in vari settori” che significa un insufficiente coordinamento, nonché scarsa specializzazione e professionalità degli operatori, una scarsa valorizzazione dell'ambiente, con assenza di specifici modelli di sviluppo, di prodotti turistici, cui si aggiunge scarsa notorietà del luogo.

Dai dati analizzati, dunque, si sono ipotizzate alcune “macroaree” di intervento: valorizzazione del capitale umano e dell'ambiente, creando prodotti differenziati, di nicchia ma integrati fra loro; promozione della città attraverso l'utilizzo di un marchio unico. L'identità territoriale di Cava deve puntare sul relax fisico e mentale: in tre anni lo scopo da raggiungere è la destagionalizzare, allungando la permanenza e fidelizzando il turista. Per raggiungere tale scopo bisogna considerare non solo il centro storico ma anche le frazioni, che vanno organizzate in quattro distretti. Oltre ad un forte rilievo al turismo di tipo escursionistico, il territorio deve essere riorganizzato con una copertura wifi capillare e la creazione di un museo virtuale, di una guida che in ogni momento sappia raccontare i luoghi, le manifestazioni e le tradizioni, implementando anche il sistema informativo tramite la creazione di un Club degli ospiti. Altro punto focale del piano, denominato “Cava innova”, sarà infine la formazione ed il networking, con convegni seminari ed incontri per aumentare la professionalità di chi opera nel turismo.

Imma Della Corte

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