Lo “street food” in città Al Parìa ecco le polpette

SALERNO. In questi ultimi anni sta spopolando un nuovo modo di mangiare: lo “street food”, il cibo da strada, formula esotica e cool per catalogare in un’unica definizione quel genere di cibo che per...

SALERNO. In questi ultimi anni sta spopolando un nuovo modo di mangiare: lo “street food”, il cibo da strada, formula esotica e cool per catalogare in un’unica definizione quel genere di cibo che per abitudine, moda ed usanza, si fa gustare in modo semplice e a un costo irrisorio. Il nuovo locale salernitano “Parìa” sito in via Antica Corte nel cuore del centro storico, ha fatto di questo nuovo modo di gustare il cibo il suo “core business”. «Tutti i locali – spiega Juan Pablo Marmo, titolare del locale insieme a Cristian Montefusco e Roberto Forte – con l’avvento di questa nuova usanza, hanno deciso di puntare sui panini, sugli hamburger; noi invece abbiamo voluto essere innovatori ed abbiamo deciso di puntare sul piatto semplice e tipico della cucina casalinga: la polpetta». Il menu componibile, stilato su una classica tovaglietta di carta, permette di far scegliere al cliente: dove mangiare la propria polpetta, nel pane o nel piatto; quale tipo di carne si predilige, vitello, pollo, maiale, vegetariana e speciale; se insaporirla con del ragù, con della salsa piccante o con della crema di parmigiano o di zucchine; e quale contorno scegliere tra broccoli, funghi, provola o verdure grigliate e patatine fritte. Il risultato sarà tra i più sorprendenti. «Il nostro chef Marco accontenta qualsiasi richiesta e non si tira mai indietro – spiega Juan Pablo – gli ingredienti utilizzati sono a chilometro 0 e sempre freschi. Teniamo molto alla qualità, nulla dei nostri prodotti è congelato o confezionato. insieme ai piatti, proponiamo diversi cocktail preparati dal nostro barman Vittorio che crea, su richiesta, anche delle centrifughe, gustose e poco caloriche». Aperto solo in serata, il Parìa è una garanzia per chi ha intenzione di mangiare bene ed in modo simpatico. L’arredamento, composto interamente da materiali di recupero, è estroso e fantasioso; è possibile, infatti, sedersi su uno sgabello composto da libri ed incantarsi guardando un colorato muro su cui pende un vecchio scarpone, o spillare, addirittura, birra ghiacciata direttamente da una pompa di benzina anni ’60. (i.c.)

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