IL CASO

Lo Stato si prende il tesoro di Scarano

Respinto dalla Cassazione il ricorso dell’alto prelato salernitano contro la confisca di beni

SALERNO - Il sequestro dei beni di monsignor Nunzio Scarano è definitivo. Lo ha deciso la Cassazione che ha così bloccato cinque milioni di euro tra disponibilità finanziaria, alcuni immobili e autovetture che erano nella disponibilità dell’alto prelato della Chiesa cattolica, già responsabile della contabilità analitica dell’Amministrazione del patrimonio della Santa Sede Apostolica. Per i giudici della Siprema Corte il ricorso è inammissibile, come si evince dalle motivazioni della sentenza depositate in questi giorni. I magistrati hanno confermato la “pericolosità generica” di Scarano, anche in assenza di una condanna penale definitiva, riconoscendo al prelato il ruolo di “riciclatore seriale” dei proventi sottratti dagli armatori D’Amico all’imposizione tributaria.

Massimiliano Lanzotto

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