«Lo Stato aiuterà l’artificiere ferito»

«L’amministrazione, e quindi lo Stato sarà presente prima della generosità, come lo siamo stati con Barbato che vive una condizione di inabilità. Andate a chiedere a lui se lo Stato, è stato...

«L’amministrazione, e quindi lo Stato sarà presente prima della generosità, come lo siamo stati con Barbato che vive una condizione di inabilità. Andate a chiedere a lui se lo Stato, è stato distante». Il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha risposto così alle domande dei giornalisti sui problemi nelle cure per l’artificiere salernitano Mario Vece, rimasto ferito gravemente nell’esplosione di un pacco bomba a Firenze nel giorno di Capodanno. Nei giorni scorsi il sindacato di polizia Siulp aveva denunciato che l’artificiere di Acerno sarebbe stato costretto a pagarsi le cure da solo, perché «non c’è protezione assicurativa per gli infortuni occorsi ai poliziotti in servizio». Ieri Gabrielli ha ammesso che vi sono «disfunzioni sotto i profili assicurativi di Inail» ma ha pure affermato che si sta lavorando per superarle e ha citato il caso del poliziotto napoletano Nicola Barbato, anche lui vittima in servizio della criminalità.