Lo spaccio a Piedimonte In undici verso il processo

È stata formalizzata dal pubblico ministero la richiesta di rinvio a giudizio I pusher avevano monopolizzato il traffico di hascisc nel popoloso quartiere

La procura chiede il giudizio immediato per gli undici coinvolti nell’operazione Crucifix.

La richiesta di processo senza l’udienza preliminare riguarda Natale D’alessandro, ai domiciliari, i detenuti in carcere Francesco D’Elia, Mario D’Elia, Mario Bevilacqua e Mario Sarno, e gli altri ristretti agli arresti domiciliari Gerardo D’Alessandro, Fabio Bruno, Carmine Cuomo, Vincenzo Fierro e Marco Iannone, con l’unico destinatario di obbligo di firma Giuseppe Abate. L’operazione antidroga denominata “Crucifix” era scattata nel febbraio scorso contro una organizzazione criminale che gestiva lo spaccio nel quartiere Piedimonte a Nocera Inferiore. Le indagini furono svolte dagli uomini del nucleo operativo dei carabinieri guidati dal capitano De Chirico, al comando del maggiore Gabelloni del gruppo territoriale di Nocera Inferiore, con quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, sei in detenzione domiciliare e un obbligo di firma, eseguite in un blitz supportato dal nucleo elicotteristi e decine di uomini del raggruppamento a blindare per ore l’intera area del quartiere.

I capi d’imputazione contestano, a vario titolo, accuse di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti in concorso, fuori dall’ipotesi associativa, il danneggiamento di telecamere installate per il monitoraggio delle attività di vendita illecita e la detenzione di armi da fuoco, col gruppo a gestire il market della droga a cielo aperto al servizio di una clientela varia e costante. Le indagini misero insieme immagini videoregistrate e riprese fin dall’inizio dell’estate 2012, documentando numerosi episodi di spaccio di droga nei pressi di alcuni di edifici scolastici nelle ore pomeridiane e serali.

I militari effettuarono anche numerose segnalazioni all’autorità prefettizia per il consumo personale di stupefacenti, intercettando acquirenti a campione nel fitto viavai di clienti. La prima attività investigativa scattò nel luglio scorso, con un primo blitz scattato ad agosto, col ritrovamento di 2.100 euro, ritenuti provento dello spaccio e una prima serie di arresti nei confronti di Vincenzo Di Stasio e della moglie Assunta Anna D’Elia, ritenuti gestori di una organizzata base per la preparazione della cocaina.

Nella stessa zona i carabinieri ritrovarono le armi, in un garage, precisamente due pistole semiautomatiche di libera vendita, con canna modificata e rese offensive, calibro 7,65, perfettamente efficienti e un fucile marca Benelli calibro 20, risultato oggetto furto il 15 maggio scorso in un appartamento di Nocera Inferiore, con l’arresto di Natale D’Alessandro, già allora noto alle forze dell’ordine per precedenti di droga.

Alfonso T. Guerritore

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