Lo Snals, primo sindacato dei lavoratori della scuola 

Il segretario provinciale Gallotta: «Oltre il 29%, premiata la vicinanza alla base Siamo stati gli unici a non aver firmato il contratto, coerenti fino alle elezioni»

Con tempistiche più dilatate rispetto agli altri comparti della Pubblica amministrazione, anche il quadro dei risultati delle elezioni delle rappresentanze sindacali unitarie (Rsu) della Scuola è ormai definito. Mancano ancora tre istituti , impegnati in gite d’istruzione, ma i dati ormai sono acquisiti. E dicono che il sindacato vincente tra i dipendenti degli istituti scolastici della provincia salernitana è lo Snals con 5234 voti (su 18002 votanti) al 29,07% delle preferenze e un Rsu su 3 in Provveditorato. Seguono la Uil a 3123 voti (17,35%), la Cgil a 2715 (15,08%), Gilda a 2379 (13,22%), Cisl a 1932 (10,73%), Anief a 1156 (6,42%) e Cobas a 401 (2,23%). In totale, tutte le altre sigle autonome arrivano a 1062 voti con il 5,90% dei consensi.
«Un risultato che – sottolinea Antonio Gallotta, segretario generale del Sindacato nazionale autonomo lavoratori scuola della provincia di Salerno – ci inorgoglisce e premia la nostra vicinanza alla base e perché, rispetto alle altre sigle, siamo l’unico sindacato che sul territorio ha 8 sedi distrettuali. Non era facile ottenere ancor più consensi di tre anni fa e, invece, cresciamo di due punti percentuali. E questo anche grazie a collaboratori validissimi, abbiamo costruito una rete di supporto per la categoria che è presente in tutto il territorio provinciale».
In prospettiva, il segretario detta l’agenda dei temi da affrontare: «Dobbiamo occuparci ancor di più della categoria essendo presenti per le contrattazioni d’istituto anche lì dove finora non siamo stati presenti. E dobbiamo dedicarci molto di più al precariato, anche a livello nazionale. Soprattutto per i giovani che hanno tanto bisogno di lavorare. Questa vittoria ci dà la spinta a continuare la nostra attività per dare alla scuola il valore che merita e mettere il personale scolastico al centro del dibattito politico».
Ma come cambiano gli assetti della contrattazione? «Siamo l’unico sindacato a non aver firmato il contratto e siamo rimasti coerenti fino all’ultimo giorno delle elezioni ,a differenza dei Confederali e della Gilda che lo ha sottoscritto in extremis. Penso – aggiunge il segretario – che saremo costretti a mettere una firma condizionata per poter partecipare al tavolo delle trattative. O queste elezioni per queste Rsu non valgono nulla. Abbiamo fatto già ricorso a livello nazionale per essere comunque chiamati alla contrattazione. Nell’attesa del risultato stiamo valutando di apporre una firma tecnica così da poter essere parte delle contrattazioni. Un metodo che – precisa Gallotta – è molto differente da quello della Gilda».
Eleonora Tedesco
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