Lo sconcerto dei titolari ma non tutti hanno chiuso

Le ordinanze sono state notificate in mattinata dalla polizia municipale Lettera del brand torinese per invitare gli standisti a rimanere aperti

SALERNO. È toccato ai vigili urbani notificare agli operatori commerciali che avevano affittato una delle casette di Buongiorno Italia, la cessata attività, a causa della revoca del contratto disposta dal Comune di Salerno. Dalla presentazione del provvedimento, i commercianti hanno ventiquattro ore di tempo per smontare tutto e chiudere lo stand. Ventiquattro ore nel corso delle quali non potranno più vendere, in quanto ritenuti ufficialmente abusivi. L’arrivo della notifica ha lasciato sorpresi molti operatori, interdetti su come procedere. «Sto provando a chiamare i rappresentanti di Buongiorno Italia – dice una signora che ha uno stand di artigianato sul lungomare – ma non mi rispondono. Non so come comportarmi perché non voglio incorrere in ulteriori problemi». Da parte loro i rappresentanti di Buongiorno Italia hanno inviato, già nella stessa serata di martedì poche ore dopo la revoca dell’appalto, una lettera a tutti gli operatori in cui li invitavano a restare aperti.

Nella lettera si legge: «Con la presente, la ditta Buongiorno Italia srl invita al regolare svolgimento delle attività commerciali, ritenendosi unicamente responsabile di ogni qualsivoglia iniziativa che sarà avanzata dal Comune di Salerno nei confronti dell’operatore e dell’organizzazione facendo fronte con i propri legali ad ogni esigenza degli operatori stessi, al fine di tutelare gli stessi, e garantire il prosieguo della manifestazione fino al 10 gennaio. Al contrario, in caso di chiusura dell’attività, per scelta personale ed arbitraria degli stessi operatori, la società non assumerà nessuna tutela rispetto alla scelta effettuata. Con la presente ribadiamo che i nostri legali tuteleranno gli interessi di ogni singolo operatore presente». Insomma i commercianti si trovano ora tra due fuochi. Se non chiudono sono ufficialmente degli abusivi e possano essere multati (la sanzione è fino a 5mila euro) dai vigili nei controlli che faranno di qui ai prossimi giorni, se chiudono rischiano di perdere ogni forma di tutela di parte dell’azienda torinese. «Noi abbiamo deciso di chiudere – dice un operatore che ha lo stand enogastronomico alla villa comunale – Resteranno aperti gli operatori collegati al circuito Buongiorno Italia, chi come noi ha semplicemente affittato uno stand non vuole avere ulteriori problemi». I commercianti sono, nel complesso, molto amareggiati per quanto sta accadendo. «È una vergogna – dice un ragazzo che vende prodotti natalizi sempre sul lungomare – Un danno d’immagine enorme. Salerno è una bella città non pensavamo potesse accadere una cosa del genere». Ieri sera, intanto, gli stand erano aperti a macchia di leopardo. Alcuni avevano le tendine delle loro case abbassate e avevano già sgomberato lo spazio, altri continuavano a restare aperti. Insomma, si è creata una situazione di confusione della quale tutti preferiscono non parlare. «Siamo semplici dipendenti», si giustificano la maggior parte delle persone che si incontrano sotto lo stand. (a.c.)

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