Lo “scippo” del liceo Alunni e illustri ex in difesa del “Perito”

Preoccupazione per le sorti del prestigioso istituto Rosania: «La città rischia di perdere un pezzo di storia»

L’istituzione dell’indirizzo classico anche al liceo scientifico “Medi” di Battipaglia ha profondamente colpito l’opinione pubblica ebolitana. Dopo la ratifica della Regione studenti ed ex studenti ebolitani sono scesi in difesa del “Perito -Levi”. Molti i ragazzi sono preoccupati per il futuro del loro liceo. Preoccupati e rammaricati anche gli ex studenti che nel “Perito-Levi” sono cresciuti e si sono formati. A cominciare dal cardiochirurgo Giuseppe Di Benedetto: «mi sono diplomato qualche anno fa – esordisce sorridendo – anche se all’epoca fu una scelta obbligata e naturale che ho apprezzato proprio durante gli studi a Medicina. Tanto devo al liceo classico di Eboli. È stata proprio la formazione umanistica, l’apertura mentale, l’attitudine al ragionamento che mi hanno consentito di raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissato». Quel liceo per l’illustre luminare è stata «una palestra di vita, sociale ed umana – ha sottolineato Di Benedetto - il liceo classico perderà quello che era un seguito formativo ma anche logistico».

Ancora più rammaricato è il dottor Nunziante Rosania, riconosciuto psichiatra e direttore Opg di Barcellona Pozzo di Gotto in Sicilia. Rosania ha vissuto i ‘postumi’ del ’68 da liceale ad Eboli: «il periodo del liceo classico è stata una stagione feconda che ha segnato anche il mio percorso universitario nella formazione di natura etico e culturale – racconta – il fatto che noi avessimo i licei ad Eboli rappresentava una sorta di egemonia culturale che riuscivamo ad esercitare rispetto a quella economica di Battipaglia. Prendiamo atto con rammarico che Eboli ha perso un pezzo della sua storia».

Esprime nostalgia e timori per il futuro dell’Istituto ebolitano anche Giuseppe Tagliamonte, un ebolitano che con la sua formazione liceale è approdato agli studi giuridici diventando magistrato della Corte dei Conti di Potenza: «attraverso le materie ed i docenti ho acquisito dimestichezza ed intelligenza allo studio. Attraverso il liceo classico si coglie il senso del piacere allo studio, l’amore per la conoscenza – spiega Tagliamonte – con l’istituzione del classico a Battipaglia si conclude la transumanza da Battipaglia verso Eboli che per anni è stata anche uno strumento di integrazione tra i giovani delle due città divise su altri fronti. Per questo lo vivo con dispiacere emotivo, è come se venissi privato di un distintivo».

Sulle sorti del liceo interviene anche il presidente dell’associazione ‘Avvocati valle del Sele’, Mario Conte: «se non avessi frequentato il classico probabilmente oggi non sarei avvocato. Un’esperienza formativa, lo dimostrano le professionalità eccellenti, basti pensare al capo della polizia di stato, Alessandro Pansa – L’istituzione dell’indirizzo classico a Battipaglia? Ogni comune deve difendere le proprie tradizioni e Battipaglia ha una tradizione negli Istituti tecnici come il geometra ed il ragioneria. I ‘pendolari’ dello studio rappresentano una fucina per l’integrazione tra le due città cosa che si potrebbe perdere. È importante riflettere su quanto sta accadendo, difendendo la nostra identità. E non per una questione campanilistica».

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