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Lo sciopero di protesta fissato il 23 novembre

La sindaca ufficializza la data dello sciopero generale: Battipaglia si fermerà il 23 novembre contro il compostaggio. E da Palazzo di Città arriva l’appello ai primi cittadini degli altri comuni:...

La sindaca ufficializza la data dello sciopero generale: Battipaglia si fermerà il 23 novembre contro il compostaggio. E da Palazzo di Città arriva l’appello ai primi cittadini degli altri comuni: «Unitevi a noi».
Nell’anniversario del terremoto dell’Irpinia, i battipagliesi scenderanno in strada per dire no all’impianto di compostaggio. Una grande mobilitazione, un corteo pacifico che interesserà la principali vie della città: di giovedì, per portare alla serrata pure il grande mercato settimanale del “Pastena”. Alle 10 si partirà da piazza Amendola e a via Buozzi si svolterà a via Del Centenario, per poi percorrere via Domodossola, via Napoli, via Roma e via Mazzini. E la Francese chiama a raccolta pure i bimbi e i ragazzi: domenica 19, alle 11, la prodromica passeggiata verde con gli studenti delle scuole elementari e medie di Battipaglia.
E non è stata ancora fissata la data per il Consiglio comunale monotematico congiunto con i membri del civico consesso di Eboli: allo staff della sindaca, il presidente ebolitano Fausto Vecchio, ha richiesto di attendere l’esito dell’audizione di Massimo Cariello in commissione ambientale regionale. «Se non rispondono - avvisa la sindaca - noi lo convochiamo lo stesso». La riunione dovrebbe essere indetta intorno alla metà del mese.
È il cronoprogramma della protesta, concordato attorno a un tavolo convocato dalla sindaca, al quale hanno partecipato pure il vice Ugo Tozzi, l’assessore Stefania Vecchio, il comitato “no compost” e il vice questore aggiunto della Polizia di Stato, Imma Acconcia. «Scendiamo in piazza per manifestare ragioni di buon senso - dice la Francese - perché Battipaglia e l’intera Piana hanno già dato troppo in termini ambientali alla gestione regionale dei rifiuti». Da qui l’appello agli altri sindaci: «Scendano in piazza accanto a noi».(c. l.)
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