Litiga con un coetaneo e accoltella il fratello 

Arrestato un diciottenne di San Marzano sul Sarno. Il ferito ricoverato a Nocera Inferiore e poi trasferito a Salerno

SAN MARZANO SUL SARNO. Lite tra giovani, spunta un coltello, ferito un venticinquenne marzanese, arrestato per tentato omicidio l’amico di 18 anni. Sarebbe probabilmente divampato per un telefonino lo scontro tra due giovani, degenerato con l’accoltellamento del fratello di uno dei due. Tutto è avvenuto ieri sera, poco dopo le 21. Dai primi accertamenti dei carabinieri marzanesi, non lontano dalla cosiddetta rotonda di San Marzano sul Sarno, in via Matteotti, Crescenzo Mandile, 18 anni, ha citofonato a casa del suo amico e coetaneo F. G., facendolo scendere in strada. Qui sarebbe scoppiato l’alterco tra i due, forse per il problema di un telefono cellulare che avrebbe preso F. G. non si sa ancora a quale titolo.
In un primo momento, il confronto fra i due sarebbe stato non animato, poi l’intensità della lite sarebbe aumentata. Nel frattempo, sarebbe sceso in strada anche S. G., fratello di F. G., carrozziere di 25 anni, anch’egli buon conoscente del suo presunto accoltellatore. Alla vista dell’arrivo del secondo fratello, Mandile avrebbe estratto un coltellino, sferrando un colpo che avrebbe raggiunto all’addome S. G. e si sarebbe allontanato.
Sul posto è subito arrivata un’ambulanza del servizio 118 che ha trasportato il carrozziere all’ospedale di Nocera Inferiore. Dopo le cure al pronto soccorso si è reso necessario il trasferimento al “Ruggi” di Salerno per un intervento più approfondito. Il giovane ferito al momento del trasferimento, pur essendo arrivato in codice rosso a Nocera, non sarebbe stato in pericolo di vita. Immediate le indagini dei militari della stazione di San Marzano sul Sarno, agli ordini del maresciallo Antonio Loffredo, e del pm Roberto Lenza. In caserma sono stati ascoltati vari presunti testimoni di quanto accaduto, tra i quali lo stesso F. G., il padre di questi e un cugino del giovane che avrebbero confermato l’aggressione da parte di Mandile, sostenendo di avervi assistito. Immediate le ricerche dei carabinieri che si sono presentati a casa del diciottenne sospettato ma non lo hanno trovato. Poco dopo, i carabinieri lo hanno rintracciato nei pressi della caserma, dove presumibilmente stava andando per spiegare la sua verità. Nella notte, Mandile è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio e trasferito al carcere di Salerno. L’indagato è incensurato, pare apprendista fabbro, figlio di una famiglia senza particolari problemi. A colpire è la futilità della lite, certamente impensabile tra giovani che non hanno un trascorso delinquenziale.
Quattro anni dopo, un nuovo accoltellamento non lontano dal centro cittadino a San Marzano sul Sarno. La sera del 31 dicembre del 2013, fu ucciso Claudio Coppa, 32 anni. Le indagini dei carabinieri risolsero in poche ore l’omicidio. La Corte d’Assise d’Appello ha condannato a 12 anni di reclusione Pietrangelo Pagano, reo confesso dell’assassinio. In quel caso, fu contestata la futilità dei motivi che avrebbero spinto l’omicida ad agire, aggravante poi caduta. Per San Marzano un nuovo choc dopo le liti che si sono succedute nei giorni scorsi, anche tra extracomunitari. Uno choc ancora più forte qualche mese fa, quando otto giovani marzanesi avevano distrutto i vetri delle auto di almeno una sessantina di vetture parcheggiate a Salerno.
Salvatore De Napoli
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