la tragedia

Litiga con la madre e le sfonda il cranio

Aniello Giordano, con problemi psichiatrici e di droga, è ora in carcere L’uomo ha confessato l’omicidio alla sorella e agli amici davanti ad un bar

PAGANI. «Ho ucciso mamma, vai a casa...». Sono queste le parole che Aniello Giordano, 52 anni, tossicodipendente con problemi mentali, ha detto alla sorella per informarla dell’assassinio della loro madre, Anna De Martino, un’anziana donna di 85 anni. Dopo aver parlato con la sorella, l’uomo ancora sporco di sangue è andato in un bar davanti al Comune di Pagani, a pochi metri dal vicoletto dove abitava con la madre, e ai passanti ha raccontato quello che aveva fatto.

Sulle prime nessuno ha creduto alle sue parole: sapevano di trovarsi di fronte ad una persona non stabile mentalmente; fino a quando non hanno notato i vestiti sporchi di sangue. Davanti al bar c’era anche il consigliere comunale Pasquale Sorrentino che ha contattato i carabinieri per avvertirli che Giordano si trovava nei pressi di Piazza Bernardo D’Arezzo. I militari, agli ordini del Tenente Gianfranco Iannelli, sono intervenuti ed hanno trovato l’uomo tranquillamente seduto davanti al locale pubblico. Giordano, senza opporre resistenza, è stato arrestato e trasferito in caserma a Nocera Inferiore (intorno alle 15 di ieri pomeriggio dopo la convalida del fermo è stato portato nel carcere di Salerno).

La tragedia della follia si è consumata intorno alle 9 di ieri mattina, in via Striano, nello storico quartiere di “Casa Marrazzo”. Il 52enne con un passato da tossicodipendente e attualmente in cura al Centro territoriale di salute mentale, in preda ad un raptus di follia, ha ucciso la madre al culmine di una lite.

Stando ad una prima ricostruzione, i due stavano svolgendo delle faccende domestiche, quando si è acceso un diverbio. L’uomo ha afferrato un oggetto contundente, probabilmente il piede in ferro del letto, ed ha colpito ripetutamente la madre alla testa. La donna con seri problemi di mobilità sarebbe morta in seguito alla ferocia dei colpi ricevuti senza poter opporre resistenza.

Drammatica la scena che si è mostrata subito agli occhi dei sanitari della Croce Bianca di Salerno e dei carabinieri giunti sul posto e coordinati dal maggiore Enrico Calandro del reparto territoriale di Nocera Inferiore e dal capitano Michele Avagnale comandante del Nucleo operativo. I rilievi in casa sono stati effettuati dal gruppo scientifico della compagnia di Nocera Inferiore.

Poco dopo sulla scena del crimine è arrivato anche il pm titolare delle indagini, il sostituto procuratore Roberto Lenza, accompagnato dalla collega Daria Mafalda Cioncada e dal medico legale Giovanni Zotti.

L’anziana donna era seduta su una sedia piena di sangue: è lì che il figlio l’ha colpita ripetutamente fino ad ucciderla.

L’autopsia è stata fissata per domani: solo dopo la salma sarà liberata per i funerali. Ieri il medico legale ha provveduto solo ad un primo esame esterno del corpo.

La signora Anna aveva tre figli: un altro maschio che vive fuori città e una femmina che ogni giorno si recava a casa della madre per prepararle il pranzo.

Sotto shock l'intero quartiere di “Casa Marrazzo” dove si è consumato l’omicidio: davanti all’abitazione dell’anziana donna sono subito giunti amici e parenti rimasti sconvolti per l’accaduto.

In particolare un nipote della donna piangendo ha riferito che lo zio da tempo era depresso ma che non avrebbero mai pensato in un gesto del genere.

Una tragedia che secondo qualcuno poteva essere evitata perché l’uomo tossicodipendente e disoccupato (in passato ha lavorato presso alcuni stand al mercato ortofrutticolo) era in cura presso il Centro territoriale di salute mentale.

In molti hanno raccontato che già in altre occasioni aveva litigato con la madre forse per questione di soldi, probabilmente perché ancora dipendente dalla droga. Qualche conoscente ha anche riferito che spesso andava al cimitero alla ricerca di qualche lavoretto all’interno della struttura. Ieri il terribile raptus, e l’omicidio della madre.