Lite sui debiti della Provincia In consiglio arriva la polizia

Il presidente Zara espelle Amabile e fa intervenire gli agenti. Il Pd abbandona l’aula per protesta Approvato il bilancio. L’opposizione: «Venti milioni di debiti, meglio andare al dissesto guidato»

Le immagini della bagarre in consiglio comunale a Roma, prima, e in consiglio regionale del Piemonte, poi, hanno fatto il giro dei telegiornali. Mancavano quelle dei momenti di tensione in qualche consiglio provinciale. Ieri ha provveduto Salerno a colmare la lacuna. La seduta convocata per l’approvazione del bilancio è stata animato dall’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri Pd in segno di protesta per l’espulsione di Tommaso Amabile, decisa dal presidente Fernando Zara che è arrivato perfino a chiedere l’intervento della polizia provinciale. Aperti i lavori, Amabile è stato il primo a prendere la parola chiedendo conto a Zara del ritardo di comunicazione ai membri del consiglio di una sentenza del Tribunale di Salerno che, ha detto il consigliere del Pd, «ha oltremodo compromesso la già precaria situazione dell’Ente». I rappresentanti del Partito Democratico hanno denunciato un indebitamento pari a circa 20 milioni di euro da parte della Provincia. Tutto messo nero su bianco in una mozione di tre pagine firmata da sei consiglieri che si concludeva con la richiesta di “intraprendere il cosiddetto dissesto guidato dell’Ente”. Ma la lettura della mozione da parte di Amabile è stata interrotta dal presidente Zara che sosteneva la non pertinenza dell’intervento. Dopo l’espulsione dall’aula di Amabile, immediata è stata la reazione dei sui colleghi di partito Giovanni Coscia e Mimmo Volpe, che hanno lasciato la seduta in segno di protesta evidenziando la «totale mancanza di democrazia nella gestione della vicenda e davanti a una comunicazione che interessava tutti ed era strettamente pertinente all’ordine del giorno per cui è stato convocato in consiglio».

Il bilancio di previsione 2013 è stato poi approvato. Nel documento viene certificato il pareggio dei conti e l’assessore Amilcare Mancusi ha voluto invece smentire con fermezza quanto detto da Amabile: «Voglio premettere – ha detto – che avremmo dovuto già chiudere la baracca e invece andiamo in pareggio. Nel 2010 ci venivano trasferiti dal Governo 50 milioni, nel 2013 appena 7. Nonostante ciò manteniamo tutti i servizi. Smentisco Amabile perché approvammo un consuntivo che presentava un attivo di 23 milioni di euro».

Arrivati dal Ministero dell’Interno anche167 milioni di euro necessari, come ha precisato Mancusi, «al mantenimento dei livelli retributivi e dei servizi essenziali». Non potranno però essere impiegati per fare investimenti ma esclusivamente per opere di manutenzione.

Dalla prossima settimana, invece, si passerà all’estinzione di 5,7 milioni di euro di debiti fuori bilancio che passeranno all’esame dell’assise in una seduta straordinaria che si terrà fra oggi e domani. «Non sono debiti nostri – ha voluto precisare il commissario della Provincia, Antonio Iannone – li paghiamo per mero senso di responsabilità. Siamo un ente virtuoso». Infine qualche stoccata è arrivata in riferimento al piano di razionalizzazione delle spese fra auto blu e telefoni cellulari. «Una riduzione totale del 40 per cento» ha fatto notare Mancusi. «Tutte fandonie – ha replicato Coscia – Già a giugno si erasulla via del superamento dei tetti».

Carmen Incisivo

©RIPRODUZIONE RISERVATA