Lite per una salma Carabinieri indagano sui servizi funebri

Donna muore all’Hospice dell’Asl per le cure palliative Ditta pretende incarico per funerali: «Siamo convenzionati»

Guerra del caro estinto, battaglia tra “croci”. L’ultimo episodio mercoledì pomeriggio davanti all’hospice territoriale “Il Giardino dei Girasoli”, dove sono ricoverati malati terminali per cure palliative. I familiari della donna defunta, alla presenza di due agenzie funebri che recriminavano la titolarità del servizio, hanno chiesto l’intervento dei carabinieri della locale stazione, guidata dal luogotenente Fabrizio Garrisi.

Ai militari hanno riferito di presunte pressioni per far svolgere il servizio funebre ad una presunta agenzia convenzionata. Ora si indaga. Sentiti a sommarie informazioni alcuni medici dell’Asl.

Tutto è cominciato due giorni fa con la morte di una donna ricoverata nell’unità operativa di terapia del dolore per le cure palliative. Del decesso vengono avvertiti i familiari che chiamano un’agenzia funebre di loro fiducia. Nel frattempo sul posto arrivano anche i dipendenti di una seconda agenzia funebre. Questi ultimi sostengono di avere la precedenza per una presupposta convenzione con il settore dell’Asl. Ai familiari della donna deceduta l’idea non va giù. Fanno presente di voler affidare il servizio alla loro agenzia, a prescindere da ogni possibile convenzione. Davanti alla sede dell’hospice, in località Acquarita, si vivono momenti di tensione. Sul posto giunge anche una pattuglia dei carabinieri della locale compagnia, diretta dal capitano Alessandro Cisternino. Gli animi si rasserenano. Il servizio funebre viene affidato all’agenzia indicata dai familiari.

L’agenzia incarica, però, non intende lasciar cadere l’episodio. Decisa ad andare fino in fondo, ha sporto formale querela in caserma. La loro denuncia ha fatto partire le indagini con l’escussione di alcuni dipendenti dell’Hospice. Secondo le indiscrezioni trapelate, la convenzione sarebbe per il solo trasporto infermi. Non c’è, assicurano, per le pompe funebri.

Alla fine i familiari l’hanno spuntata, facendo svolgere il servizio funebre alla ditta da loro incaricata. L’esposto, intanto, ha fatto scattare le indagini dei carabinieri. Si è scoperto così che un’altra denuncia, dello stesso tenore, era stata presentata giorni addietro. I querelanti hanno lamentato ai militari di aver ricevuto le stesse pressioni. Facendosi scudo della convenzione con l’Asl, erano stati invitati ad affidare il servizio all’agenzia di “fiducia”. I carabinieri, intanto, hanno iniziato a sentire alcuni dipendenti Asl in qualità di persone informate sui fatti.

Massimiliano Lanzotto

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