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Lite di confine, spara al vicino

Un 89enne ai domiciliari per tentato omicidio: illeso il “rivale”

LAURENA CILENTO. Anziano cilentano tenta di uccidere il vicino di casa a colpi di fucile. È accaduto nel pomeriggio di giovedì: i carabinieri della Compagnia di Agropoli, diretta dal Capitano Francesco Manna, hanno tratto in arresto A. M., incensurato di 89 anni, residente a Laureana Cilento, per tentato omicidio, detenzione e porto abusivo di armi. I militari della Stazione di Torchiara, dopo una richiesta di intervento da parte di un cittadino del posto, sono intervenuti nel fondo agricolo, in località Archi, dove alcuni minuti prima, a causa di pregresse questioni di vicinato, l'anziano aveva esploso due colpi di fucile in direzione del malcapitato 54enne, senza però ferirlo. I carabinieri sono riusciti a farsi consegnare l’arma e tre cartucce ancora in possesso dello stesso e a rinvenire gli altri due bossoli che erano stati esplosi. La successiva perquisizione domiciliare eseguita dai militari ha consentito di rinvenire e sottoporre a sequestro altre due cartucce a palla illegalmente detenute dall’anziano, e di ritirare a scopo preventivo altri due fucili e svariate cartucce, legalmente detenute.

I motivi che hanno spinto l’anziano a puntare più volte il fucile all’indirizzo del confinante e ad esplodere due colpi di fucile sono da ricercare in vecchie ruggini mai sopite e che si sono acuite negli ultimi tempi per ragioni, pare, relative ai confini dei fondi agricoli. Nelle precedenti occasioni i due si erano limitati sono alle scaramucce verbali, ma l’altro giorno dalle minacce si è passati ai fatti. E solo per una pura casualità la situazione non è finita in tragedia.

La vittima avrebbe infatti riferito ai militari che, intenzionalmente, l’anziano gli ha puntato il fucile contro, esplodendo i due colpi, che per fortuna non sono andati a segno. Intanto, l’arrestato, dopo le operazioni di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania, è stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari e a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Andrea Passaro