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Lite al Comune, Giorgio contrattacca

PAGANI. È una versione dei fatti completamente diversa, quella fornita da Alfonso Giorgio, esponente di Italia dei valori, rispetto all’aggressione all’ingegnere Bonaventura Tramontano, dirigente...

PAGANI. È una versione dei fatti completamente diversa, quella fornita da Alfonso Giorgio, esponente di Italia dei valori, rispetto all’aggressione all’ingegnere Bonaventura Tramontano, dirigente del Comune, avvenuta il primo settembre proprio a Palazzo San Carlo. Giorgio definisce «menzogne che richiedono una cronistoria precisa di quanto successo», le dichiarazioni del funzionario rispetto alla vicenda. L’esponente politico sostiene che si sarebbe trovato al municipio per avere chiarimenti su un parere legale, ma in più momenti e in presenza di diversi componenti dell’Ente sarebbe stato aggredito verbalmente dal dirigente. «Provocazioni che sono cadute nel vuoto», sottolinea Giorgio. Finché la situazione sarebbe degenerata.

«La matricola n. 465 – scrive in una nota l’ex consigliere comunale riferendosi a Tramontano – non contento di quanto fatto e forse fraintendendo la passività agli insulti e provocazioni, quel giorno continuò nel suo fare isterico; anzi assunse un atteggiamento violento e preoccupante. A questo punto non riuscendo più a capire fin dove volesse arrivare e seriamente preoccupato, si lasciò coinvolgere in una poca edificante rissa nella quale come sempre accade, vi è quello che soccombe».

Giorgio poi fa riferimento anche all’esposto riguardo all’appalto per la pulizia delle piazzette cittadine, che Tramontano ha indicato come potenziale causa dell’aggressione: «Nel voler dare una logica spiegazione allo strano comportamento della matricola n. 465 – afefrma – non si può non pensare che esso derivi da un odio verso chi civilmente fa denunce pubbliche e politiche quando si travisa la legge e si portano vantaggi ai propri amici o agli amici dei potenti di turno».

Martina Nacchio

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