Lite al Comune, Ferrara dai pm

Angri, il consigliere si è presentato in Procura col figlio assessore per chiarire il “diverbio” col sindaco

ANGRI. Il giorno dopo la lite a Palazzo di Città tra il sindaco di Angri, Pasquale Mauri, e il consigliere comunale e presidente della commissione garanzia e controllo, Marcello Ferrara, proprio negli uffici del primo cittadino, sono state intensificate le indagini dai carabinieri di Angri, agli ordini del luogotenente Egidio Valcaccia, che hanno già consegnato alla Procura nocerina l’informativa sull’animata querelle di giovedì pomeriggio.

Sarà il magistrato di turno a stabilire se si procederà d’ufficio o se, invece, non sussistono fatti giuridicamente rilevanti. Non si sa ancora se i protagonisti della vicenda agiranno per vie legali, però Marcello Ferrara ieri mattina in compagnia del figlio Vincenzo, assessore comunale, è stato visto in procura dove si è intrattenuto a lungo quasi certamente per chiarire l’accaduto.

Dello spiacevole alterco intanto si parla anche fuori dai confini di Angri. Difatti, anche se nella storia politica cittadina non sono nuove vicende di litigi tra esponenti politici, quello che è accaduto l’altro giorno ha generato un certo imbarazzo. Inevitabili i commenti del mondo politico ed associativo locale, in particolare dal fronte dell’opposizione.

Il capogruppo consiliare del Pd-centrosinistra, Cosimo Ferraioli, chiede una verifica di maggioranza in consiglio comunale, per appurare se Mauri ha ancora i numeri per continuare a governare. «Non intendo commentare o dare giudizi su questa storia incredibile – afferma Ferraioli - il gossip lo lascio alle chiacchiere da bar. Da capogruppo consiliare di opposizione, però, non posso non evidenziare che se i protagonisti dell’alterco non volevano dare spiegazioni all’opinione pubblica, allora avrebbero dovuto contenersi, e non scontrarsi in luoghi pubblici come gli uffici del sindaco. Comunque, anche se Ferrara e Mauri si sono limitati soltanto ad una lite verbale, è stata davvero fatta una brutta figura sul piano istituzionale».

Il leader dell’opposizione continua: «Dal momento che la lite, o l’accesa discussione, si è tenuta al Comune, deduco che alla base ci sia una ragione politica, pertanto non posso non mettere l’accento sull’importanza pubblica della vicenda. In estrema sintesi, se la causa della lite è di carattere politico, Ferrara e Mauri non possono tirarsi indietro dal fornire le proprie spiegazioni».

Anche l movimento giovanile angrese di Fratelli d’Italia ed Avanguardia Angri chiedono un consiglio comunale per fare chiarezza su quello che è accaduto giovedì pomeriggio: «Quanto successo è un epilogo già annunciato – commentano gli attivisti - un atto così non può essere tollerato, ed è per questo che rivolgiamo il nostro appello a tutti i consiglieri che ancora vogliono rappresentare la nostra città con rispetto delle regole e delle istituzioni: chiedano un consiglio comunale urgente sui fatti accaduti l’altro giorno. Il movimento giovanile di FdI ed il movimento Avanguardia si vergognano di quanto accaduto».

Maria Paola Iovino

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