Liste d’attesa, i dati finalmente pubblici

Dopo l’inchiesta, sul sito del Ruggi indicati i tempi per sottoporsi a una visita. Ma mancano ancora le cifre sugli interventi

Operazione trasparenza al Ruggi. Dopo il polverone alzatosi con l’inchiesta della Procura sul reparto di Neurochirurgia, l’ospedale ha deciso di fare chiarezza sulle liste d’attesa, finite sotto la lente d’ingrandimento all’indomani dell’inchiesta che verte su presunti soldi pagati da pazienti per aggirare le liste d’attesa. Sono stati pubblicati sul sito dell’azienda ospedaliera i primi dati (quelli di aprile) relativi ai tempi d’attesa per una visita ambulatoriale non solo al Ruggi ma anche negli altri plessi dell’azienda ospedaliera. Le pubblicazioni sono mensili e riguardano le visite più frequenti e rilevanti in campo diagnostico. Un’operazione trasparenza che permette al cittadino di conoscere con esattezza quanto deve attendere per sottoporsi ad una visita e nelle stesso tempo all’azienda di controllare che tutto si svolga regolarmente.

Proprio per una maggiore trasparenza si era battuto tempo fa il Tribunale del malato, che nel mese di ottobre ha chiesto l’istituzione di una commissione paritetica composta dall'azienda, da rappresentanti del Tribunale e di altre associazioni, «per controllare i tempi di attesa in maniera trasparente mentre viene violata la normativa che prevede la pubblicazione sul sito aziendale». «Qualcosa s’incomincia a vedere con la pubblicazione dei dati sul sito aziendale - commenta Maria Grazioso responsabile di Cittadinanza attiva- Tribunale dei diritti del malato- C’è ancora molto da fare soprattutto perché non sono state pubblicate le liste relative agli interventi chirurgici. Ho chiesto un incontro con il direttore generale Viggiani».Le liste sono disponibili sulla home del sito dell’azienda ospedaliera www.sangiovannieruggi.it. Scorrendole si scopre tra l’altro che al Ruggi l’attesa più lunga è per un test cardiovascolare da sforzo con cicloergometro (192 giorni), al Fucito per una colonscopia con endoscopio flessibile (191 giorni), 63 giorni si attendono al Da Procida per un holter e 45 all’ospedale di Cava per un test cardiovascolare da sforzo con cicloergometro. «Mancano ancora i dati sugli interventi chirurgici - spiega Margaret Cittadino rappresentante delle Rsu ed esponente della Cgil - In ogni caso non basta l’inserimento dei dati: bisogna verificare se sono veri e poi se i tempi sono troppo lunghi occorre intervenire per delle correzioni».

Due commissioni sono state istituite da parte di Asl e azienda ospedaliera Ruggi insieme per il montoraggio delle liste d'attesa e per elaborare un nuovo sistema di inserimento dei dati. Attraverso un monitoraggio periodico, devono verificare “la congruità delle liste al dettato normativo” e soprattutto “i tempi di attesa dei ricoveri, degli interventi e delle prestazioni ambulatoriali”. I componenti dovranno alla fine preparare un documento tecnico “per il governo delle liste”. In ciascuna commissione siedono tre dirigenti medici e un dirigente amministrativo, di cui sono stati individuati i requisiti. I vertici dell'ospedale stanno valutando i curriculum visto che servono persone con competenze specifiche: un dirigente medico specialista in igiene con competenze di managment sanitario, uno specialista in igiene con competenza di direzione aziendale, un dirigente medico con competenze di qualità aziendale e un dirigente amministrativo. Le commissioni dovrebbero monitorare una le liste d’attesa del Ruggi e l’altra degli ospedali della Asl.

«E’ grave -prosegue Margaret Cittadino - che nelle due commissioni non siano stati previsti organismi rappresentativi di interessi collettivo come il Tribunale dei diritti del malato, il sindacato dei pensionati e gli altri sindacati».

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