Lirica e concerti al Verdi Spesi oltre tre milioni

Ricavati dai biglietti solo 404mila euro, quasi quanto i fondi regionali (440mila) Tutto il resto è a carico del bilancio comunale che ha investito due milioni

Ai cittadini salernitani la stagione lirico-concertistica 2014 del Teatro Verdi è costata poco più di due milioni di euro. Le entrate, infatti, non sono riuscite a coprire che in minima parte il costo complessivo pari a 3milioni e 121mila euro.

Leggendo il rendiconto approvato dalla Giunta, le entrate risultano essere pari a 1 milioni 111.322 euro. Quattro le voci che concorrono a formare la cifra finale; ci sono i 440mila euro che arrivano dalla Regione Campania, poi ci sono i 250mila euro quale sovvenzione ministeriale in quanto Teatro di tradizione, altri 17mila euro li ha dati la Fondazione Cassa di risparmio Salernitana ed infine ci sono gli incassi da botteghino che ammontano a 404mila e 110 euro. Un po’ poco se si tiene conto che la stagione ha visto in cartellone cinque opere liriche (per un totale di quindici recite) e una riduzione per marionette dell’opera “Il Trovatore” (per altre tre repliche) più una serie di concerti. Infatti, facendo una media di 60 euro a biglietto e tenendo conto che il teatro ha una capienza di circa 610 posti, soltanto per le sei opere liriche si sarebbero dovuti incassare almeno 658mila euro. Da qui la necessità di coprire con contributi derivanti dal bilancio comunale i costi scoperti, pari a due milioni di euro.

Ma da dove derivano tutti questi costi? Per cominciare ci sono quelli relativi all’orchestra del teatro pari a poco più di 539mila euro. Poi altri 235mila euro sono i costi per il coro. Un’altra spesa consistente riguarda il personale scritturato. Figurano infatti 611mila euro per la compagnia di canto, 131mila euro per i direttori d’orchestra, altri 131mila euro per i maestri collaboratori ed infine 85mila 640 euro per registi, coreografi e costumisti.

Ma l’elenco naturalmente continua con le spese relative al personale tecnico, all’interno del quale bisogna inserire macchinisti, attrezzisti, elettricisti (46.742euro) e sarte, truccatori e parrucchieri (36.370 euro). Nel variegato mondo della lirica ci sono naturalmente, anche i figuranti che nel 2014 sono costati 39.643 euro. Altra voce di pesa riguarda poi gli allestimenti. In questo caso abbiamo 46mila euro per l’acquisto o noleggio delle scene, 84mila euro per il noleggio dei costumi, 28mila euro per calzature e parrucche, 66mila euro per il materiale elettrico, 15mila euro per il service audio-luci e 4373 euro per il noleggio di materiale musicale. L’elenco di spese approvato dalla Giunta è, però, molto più corposo.

Bisogna, infatti, considerare anche le spese generali della struttura nelle quali rientrano i 24mila euro per il facchinaggio, i 14mila euro per la pubblicità, i 61mila euro per l’ideazione, redazione, grafica e stampa dei programmi di sala e dei manifesti.

Potremmo poi aggiungere i 21mila euro di Siae e i 20mila dati a una generica impresa lirica. Ma spulciando si scoprono anche altre cifre, come i 93mila euro pagati all’associazione “Gli alberi di Canto Teatro”, i 25mila dati all’associazione “I Grupporiani”, i 16mila euro pagati alla società Simposio. Tutte queste voci rientrano nel capitolo “pagamenti artistici diversi”. Naturalmente, contribuiscono a creare il totale di più di tre milioni di euro, anche i 240mila euro destinati a Daniel Oren per la direzione artistica e i 181.836 euro per la realizzazione dell’attività concertistica. Insomma, una grande macchina che viene sovvenzionata per oltre la metà dai contribuenti salernitani.

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