L'OPERAZIONE

Liquami in mare a Eboli, sequestrate 8 aziende

Un imprenditore bufalino a Campolongo è accusato di maltrattamenti di animali

EBOLI - Blitz delle Fiamme Gialle nella piana del Sele. Sequestrate otto aziende bufaline per reati ambientali: sversavano i liquami nei canali e da lì in mare. Il caso più clamoroso riguarda un’azienda bufalina di Campolongo, situata a poche centinaia di metri dal mare di Eboli. L’intero complesso di circa 20mila metri quadrati è stato posto sequestro e per i titolari sono scattate le denunce. Sversamenti illegali e maltrattamento degli animali, sono questi i reati contestati ai proprietari dell’azienda.

Si spera che ora le acque del mare siano più pulite. Il piano coordinato dei controlli è cominciato a gennaio, dopo lamentele e segnalazioni da parte dei residenti. Gli investigatori hanno messo sotto scacco numerose attività agricole che lavorano sui territori di Eboli, Serre e Albanella. Dei venti allevamenti bufalini, controllati per analizzare le modalità di gestione dei reflui, otto sono risultati irregolari. L’operazione denominata “Sele pulito” ha un obiettivo preciso: evitare che i rifiuti finissero nel fiume ebolitano e da lì a mare.

Paolo Vacca

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