Linea ferroviaria storica Stop ai treni da agosto

Nuova tegola sui pendolari a causa di lavori ai ponti e ai sottopassaggi Cascone, presidente della commissione regionale: «È per la sicurezza»

Stop ai treni sulla linea storica dal prossimo primo agosto. Nuova tegola sulla testa dei pendolari che utilizzano i convogli che percorrono la strada ferrata che va da Napoli a Salerno. Un regalo sgradito per quanti risiedono nel raggio compreso tra le due grandi città. Queste ultime però non subiranno contraccolpi, in quanto saranno servite dalla linea “A monte del Vesuvio-alta velocità”. Il motivo della chiusura è dovuto a dei lavori a ponti e sottopassaggi presenti lungo la linea. «Lavori importanti per la messa in sicurezza», ha commentato il presidente della commissione regionale trasporti, Luca Cascone.
Uno stop che probabilmente ricalcherà quello terribile durato oltre un anno per cedimenti all’altezza di Portici, quando il 5 febbraio 2014 crollò una parte di villa d’Elboeuf. Il servizio riprese solo nell’aprile successivo, dopo cortei di protesta e pressioni politiche. I treni dovrebbero essere fermi nel tratto tra Torre del Greco e Salerno. Ci saranno degli autobus sostitutivi, che rischiano però di essere un’arma a doppio taglio. Sgonfiati dall’assenza di studenti e dalla riduzione di pendolari per motivo di lavoro, considerato il periodo estivo, saranno sicuramente presi d’assalto dai vacanzieri mordi e fuggi che scelgono i mezzi pubblici per raggiungere le spiagge del circondario.
Il timore dei pendolari, che sono costituiti in un comitato per la difesa della linea, è che questi lavori possano influire negativamente sul futuro della già martoriata tratta storica. Si teme che le operazioni possano slittare o dilungarsi, impattando negativamente sulla ripresa delle scuole e sul rientro al lavoro, dopo le vacanze estive, di professori, impiegati e operai che si servono proprio del treno per raggiungere le proprie attività. Numerose le iniziative di pressione sulla Regione perché vigili ed eviti lungaggini.
Ritorna l’incubo, nonostante la conferma di potenziamenti del servizio a partire da giugno e poi da settembre. Rassicurazioni arrivate anche ieri, durante un incontro in Regione. «Abbiamo presentato la rivoluzione di servizi prevista a settembre. Ci sarà un’importante risposta per tutte le comunità che da tempo chiedono una fermata. Da giugno, inoltre, ci saranno dieci treni in più che faranno fermate a Scafati e Pagani», ha commentato Cascone. Il potenziamento di settembre prevede la presenza di più treni, ma metropolitani con fermata ovunque e l’aumento di circa quindici minuti delle corse sull’intero tratto. L’auspicio del milione di campani residenti nel raggio della linea storica, tagliati nuovamente fuori dal servizio di trasporto ferroviario, è che si torni al più presto alla normalità.
Resta al momento un’unica certezza: per i pendolari del lavoro o del mare si preannuncia un agosto rovente in tutti i sensi.
Salvatore D’Angelo
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