"Linea d'Ombra", sotto accusa il sistema Pagani | DIRETTA TWITTER

Al tribunale di Nocera Inferiore il processo legato all’inchiesta “Linea d’Ombra”. Tra gli imputati l’ex sindaco e consigliere regionale Pdl Alberico Gambino. L’ipotesi degli investigatori è che fin dal secondo mandato da primo cittadino di Gambino tutte le medie e grandi realtà avviate sul territorio abbiano in qualche modo pagato dazio alla forza politica della sua cricca

NOCERA. Il caso - o per meglio dire il ritardo nei lavori per l’ultimazione dell’aula bunker del tribunale di Nocera Inferiore – ha voluto che il processo a carico dell’ex sindaco di Pagani Alberico Gambino e altri dieci imputati prendesse il via, questa mattina, all’interno di un’aula intitolata proprio ad un ex primo cittadino di Pagani, Marcello Torre, ucciso trent’anni fa in un agguato di stampo camorristico.

IL PROCESSO. Alle 11.49 i giudici della prima sezione penale (presidente Anna Allegro, a latere Pietro Giocoli e Paolo Valiante) hanno dato il via all’appello degli imputati. In aula gremita come non mai l’assenza di peso si è sentita subito: l'ex sindaco e consigliere regionale del Pdl, ancora detenuto in carcere, ha infatti preferito non partecipare alla prima udienza del processo che lo vede accusato di concussione in concorso ed associazione per delinquere finalizzata allo scambio elettorale politico-mafioso, per aver creato un sistema che, con la complicità di politici locali e di livello regionale, consentiva loro di gestire la pubblica amministrazione per controllare le principali attività economiche e imprenditoriali della zona.

Con lui alla sbarra vi sono Antonio e Michele Petrosino D’Auria, Francesco Marrazzo, Giovanni Barone, Massimo Quaratino, Giovanni Pandolfi Elettrico, Giovanni De Palma, Giuseppe Santilli, Antonio Fisichella e Raffaele Trapani. Tutti gli altri detenuti sono stati regolarmente accompagnati dagli agenti della polizia penitenziaria all’interno della cella di sicurezza dalla quale hanno assistito all’udienza, in realtà molto tecnica, nel corso della quale si è proceduto alla regolare costituzione delle parti e alla richiesta di costituzione di parte civile tra gli altri del Comune di Pagani e dell’imprenditore Amerigo Panico, il “grande accusatore” dell’inchiesta “Linea d’Ombra”.

Molte le eccezioni sollevate dagli avvocati della difesa sulla presunta illegittimità di tali richieste. Se ne riparlerà nella prossima udienza, fissata per il 7 marzo (stavolta nell’aula bunker) quando i giudici decideranno chi ammettere al risarcimento e saranno ascoltati i primi testimoni. A sedersi in aula saranno i carabinieri della Tenenza di Pagani che hanno portato avanti le indagini.

L'INCHIESTA. L'operazione Linea d'ombra, su presunti intrecci tra politica, imprenditoria e malaffare nel Comune di Pagani, è scattata il 15 luglio dello scorso anno. Alberico Gambino, ex sindaco e consigliere regionale del Pdl, e altre sei persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Salerno.

Le accuse sono di concussione in concorso ed associazione per delinquere finalizzata allo scambio elettorale politico-mafioso. Secondo l'accusa avrebbe creato un sistema che, con la complicità di politici locali e di livello regionale, consentiva loro di gestire la pubblica amministrazione per controllare le principali attività economiche e imprenditoriali della zona.

Dopo aver ottenuto gli arresti domiciliari il 6 agosto, sulla base dell'ordinanza del Tribunale del Riesame di Salerno, il 18 gennaio Gambino è tornato in carcere con gli altri indagati nell'ambito dell'operazione.