Linea d'Ombra, si torna in auladopo lo scioglimento per mafia

L'operazione Linea d'Ombra, su presunti intrecci tra politica, imprenditoria e malaffare nel Comune di Pagani, è scattata il 15 luglio scorso. Alberico Gambino, ex sindaco e consigliere regionale Pdl, e altre sei persone sono state arrestate. Prosegue il dibattimento al tribunale di Nocera

Nocera. Riprende oggi alle 11.30 il processo "Linea d’Ombra", giunto alla settima udienza, con il previsto deposito della relazione della commissione d’accesso nominata dalla Prefettura da parte dei pm Vincenzo Montemurro e Rosa Volpe. Il documento verrà acquisito al procedimento, col suo articolato lavoro di analisi degli atti amministrativi effettuati negli ultimi anni, comprendendo bandi, autorizzazioni, assunzioni, gestione di proprietà pubbliche, lavori, pagamenti.

Da quel momento in poi la relazione sarà pubblica, con un contenuto imponente che influenzerò di certo il prosieguo del processo. L’accusa chiamerà a deporre quasi certamente i relatori del documento, il cui lavoro ha prodotto la decisione del Governo di sciogliere il Consiglio comunale di Pagani. Dopo la pausa dovuta ad impedimenti del collegio difensivo, il dibattimento proseguirà con il controesame del teste d’accusa Amerigo Panico, proprietario del centro commerciale Pegaso e primo denunciante del consigliere regionale Alberico Gambino.

L’udienza odierna inizierà con il teste sottoposto all’ultima parte di controesame per gli avvocati dell’imputato Gambino, i legali Alessandro Diddi e Giovanni Annunziata, per poi procedere con i successivi difensori degli 11 imputati. Anche oggi diretta Twitter de la Cittá dell’intera udienza del processo.

TWITTER LA DIRETTA DELL'UDIENZA DI OGGI di Alfonso T. Guerritore


L'INCHIESTA.
L'operazione Linea d'ombra, su presunti intrecci tra politica, imprenditoria e malaffare nel Comune di Pagani, è scattata il 15 luglio dello scorso anno. Alberico Gambino, ex sindaco e consigliere regionale del Pdl, e altre sei persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Salerno.

Le accuse sono di concussione in concorso ed associazione per delinquere finalizzata allo scambio elettorale politico-mafioso. Secondo l'accusa avrebbe creato un sistema che, con la complicità di politici locali e di livello regionale, consentiva loro di gestire la pubblica amministrazione per controllare le principali attività economiche e imprenditoriali della zona.

Dopo aver ottenuto gli arresti domiciliari il 6 agosto, sulla base dell'ordinanza del Tribunale del Riesame di Salerno, il 18 gennaio Gambino è tornato in carcere con gli altri indagati nell'ambito dell'operazione.