Lidi aperti per tutto l’anno Intesa con il soprintendente

I gestori degli stabilimenti balneari puntano a destagionalizzare le attività Pronta l’intesa sui requisiti delle strutture, ora si aspetta il successore di Miccio

L’estate del 2015 a Salerno e provincia potrebbe essere ricordata come quella della destagionalizzazione per le attività degli stabilimenti balneari. Che, tradotto in soldoni, significa apertura delle rotonde non solo durante il periodo da giugno a settembre ma per tutto l’anno. L’accordo con la Soprintendenza c’è già anche se, con il cambio al vertice dell’Ente di via Tasso, potrebbero pure cambiare le carte in tavola. Il presidente provinciale del Sib, Antonio Civale, ha preparato un protocollo d’intesa con il soprintendente Gennaro Miccio (in procinto di andare via) che prevede appunto i criteri edilizi che dovranno seguire gli imprenditori balnerari per far sì che le strutture (rigorosamente amovibili) possano restare sugli arenili del litorale salernitano anche oltre il periodo estivo. Del resto esiste una legge regionale (la 10 del 2012) che prevede la trasformazione degli stabilimenti balnerari in attività turistiche permanenti. In pratica viene consentito ai titolari di concessioni demaniali marittime, “l’uso degli stabilimenti balneari ed elioterapici oggetto della concessione e delle relative strutture per l’intero anno solare, garantendo l’accesso gratuito agli stabilimenti ai minori di 12 anni”. Una normativa che non è mai stata applicata ma che adesso il Sindacato dei balneatori chiede di rispettare, anche per dare più ossigeno a una attività che negli ultimi anni ha dovuto pagare un conto salato per via della crisi economica.

«Se il progetto andasse in porto – spiega Civale – si raggiungerebbe un duplice obiettivo. Perché non solo sarebbero eliminati i costi per lo smontaggio degli stabilimenti, ma si consentirebbe, a chi ne ha l’intenzione, di restare aperti anche in autunno e in inverno per l’elioterapia». Non tutti i comuni della provincia, tuttavia, sono d’accordo nell’applicare questo principio. zLe maggiori resistenze – evidenzia il presidente del Sib – provengono da alcune amministrazioni comunali della Costa amalfitana, che non vogliono capire che loro agiscono in sub delega da parte della Regione, la quale ha legiferato in tal senso». Per i balneatori non ci sarebbe nessun ostacolo all’applicazione della normativa, ma il trasferimento di Miccio potrebbe ritardare il via al progetto. «Non sappiamo se abbia firmato o meno il protocollo d’intesa – precisa Civale – che è già stato sottoscritto da noi. Aspettiamo che sia nominato il nuovo soprintendete per capire se dare inizio nuovamente all’iter oppure avvalerci della procedura conclusa lo scorso mese».

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