DOSSIER LAVORO

Licenziati ed esuberi, Salerno a quota 6.300

Anno da brividi nelle industrie locali con 27 vertenze aperte

SALERNO - Tra le province campane, Salerno è quella in cui il 2019 è stato un anno meno horribilis da un punto di vista lavorativo. E questo nonostante le vertenze in corso, come quella della Treofan. È quanto emerge dall'indagine di Cgil Campania e Ires Campania sulle crisi e le vertenze aperte, lo scorso anno, nel settore industriale in regione. Sotto la lente d’ingrandimento sono finite 120 realtà produttive, con più di 15 dipendenti, nelle quali sono occupati 20.900 lavoratori. I licenziamenti già effettuati o previsti dalle procedure in corso sono 1.648, gli esuberi dichiarati sono 4.748. «Lo studio condotto – spiega il segretario generale Cgil Campania, Nicola Ricci - conferma quanto denunciamo da tempo sulla drammaticità delle crisi industriali nella nostra regione, dovute all’assenza di una seria politica industriale. Entro il 2020 finiranno molti ammortizzatori sociali e, ad oggi, ancora non si ragiona di politiche industriali e di ammortizzatori sociali».

Gaetano de Stefano

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