Libro sull’omosessualità Tanta gente in piazza contro la presentazione 

Blindata la sala in cui si è svolto l’incontro con l’autore Mattson In contemporanea un presidio ma nessun contatto tra i gruppi

Una sala blindata e una piazza gremita. Sono le due facce di una Angri che nella serata di ieri si è divisa sul tema dell’omosessualità. Da un lato la Cittadella della Carità, dove in 300 hanno assistito alla presentazione del libro di Daniel Mattson “Perché non mi definisco gay” - organizzata da Punto Famiglia insieme al gruppo Fraternità per Emmaus - e dall’altra piazza Doria, dove decine di cittadini si sono riuniti in un presidio pacifico dal titolo “Perché mi definisco essere umano”, organizzato per portare all’attenzione della comunità i temi del pari accesso ai diritti e della valorizzazione delle differenze per l’orientamento sessuale e l’identità di genere.
Meno di un chilometro a separare due eventi che si sono svolti quasi contemporaneamente. Una distanza voluta dagli stessi organizzatori del presidio per non fomentare ulteriormente il clima di odio dilagato nelle ultime settimane. E l’obbiettivo sembra essere stato raggiunto: quello di piazza Doria è stato un incontro sereno, dove hanno dominato il dialogo e la partecipazione. Tanti gli interventi che si sono susseguiti: i rappresentanti delle realtà locali Diparipasso, Officina delle Idee, Controra, Fronte Civile-Stay Angri, ma anche Carmela Smaldone, presidentessa di Agedo Napoli, l’associazione che riunisce i genitori con figli omosessuali, Emanuela Marmo della Chiesa Pastafariana Italiana, Antonello Sannino dall’Arcigay di Napoli, Gaetano Amarante del gruppo Spaccapaese, il consigliere comunale Eugenio Lato e molti altri. Testimonianze di una Angri (e non solo) che crede nella libertà di amare, nell’importanza della laicità delle istituzioni, e nella parità di diritti per tutti.
Non sono mancati, però, i commenti negativi su quanto contemporaneamente si stava svolgendo alla Cittadella della Carità: «Quella presentazione porta ad Angri una cultura violenta che nega il diritto d’amare», ha esordito Nicola Ingenito, tra gli organizzati del presidio. Il libro di Mattson invita gli omosessuali a un percorso di fede verso la castità, «ma si ama anche facendo l’amore», ha voluto precisare. Proprio Ingenito, insieme a suo fratello Domenico, a Maria Sole Limodio e a Chiara e Francesca Postiglione, aveva lanciato una petizione contro la presentazione di Mattson. Sono quasi 2650 i firmatari.
Ma se da un lato c’è chi protesta, seppur pacificamente, dall’altro in tanti hanno voluto assistere alla presentazione del libro. Alla fine è stato necessario blindare l’incontro limitando la partecipazione a 300 persone per esigenze di sicurezza.
Valentina Comiato
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