25 aprile

Liberazione, i partigiani "riammessi" sui manifesti della Provincia

Il presidente Canfora ne ricorda il sacrificio dopo le polemiche del 2012 quando l'allora presidente ne cancellò l'impegno

SALERNO. In occasione del 70esimo anniversario della Liberazione il presidente della Provincia Giuseppe Canfora celebra il 25 aprile con un manifesto pubblico che ricorda non solo il sacrificio dei partigiani (che “anche qui, nella nostra Provincia, rappresenta ancora oggi un modello di impegno civile per le giovani generazioni”) il cui impegno per la liberazione fu cancellato nel 2012 dall’allora presidente della provincia Edmondo Cirielli. Una circostanza che suscitò non poche polemiche.

leggi anche: Cirielli "cancella" la Resistenzai manifesti: liberi grazie agli americani" Scoppia il 'Caso Salerno' alla vigilia del 25 Aprile festa della liberazione. Il presidente della Provincia Edmondo Cirielli (Pdl) fa affiggere manifesti in cui non si fa riferimento alla resistenza partigiana. C'è solo un elogio dell'esercito americano

Ma il presidente ricorda anche le “tante vittime innocenti che quotidianamente trovano la morte nel Mediterraneo nel tentativo di fuggire da guerre, povertà e disperazione, inseguendo un barlume di vita migliore. Sono essi i martiri della Nuova Resistenza alle ingiustizie e ai soprusi e a loro si devono stringere l'Italia e l'Europa intera, ricercando e realizzando iniziative concrete che diano una speranza di riscatto, nella costruzione di un mondo più giusto e più solidale”.

Canfora, nel testo del suo manifesto, sottolinea anche come “dinanzi alla crisi che ha investito l'Italia e l'Europa, abbiamo bisogno di attingere alla lezione di unità nazionale che ci viene dalla Resistenza Partigiana, che è uno dei pilastri su cui sono edificate la nostra democrazia e la nostra libertà”.