il matricidio 

Liberata la salma Ultimo saluto a Vittoria

È stata liberata la salma di Vittoria Natella, 74 anni, la donna strangolata dal figlio nella stanza da letto. Mercoledì sera è stata eseguita l’autopsia all’obitorio dell’ospedale “Santa Maria della...

È stata liberata la salma di Vittoria Natella, 74 anni, la donna strangolata dal figlio nella stanza da letto. Mercoledì sera è stata eseguita l’autopsia all’obitorio dell’ospedale “Santa Maria della Speranza”. Espletato l’esame necroscopico, la salma è stata affidata a una nipote della donna che dovrà organizzare i funerali. Il figlio, Gaetano Caraccio, 42 anni, è chiuso in una cella del carcere di Salerno. È reo confesso: ha ammesso al giudice di aver ucciso la madre strangolandola a mani nude.
Quella avvenuta in via Clemente Tafuri, al terzo piano del civico 5, dove vive la famiglia Caraccio, è stata una tragedia annunciata. Lo sostengono sottovoce le persone del quartiere che sono a conoscenza dei problemi del figlio e di quelli psichiatrici della donna ammazzata. Venerdì sera tra madre e figlio c’è stata un’accesa discussione, al culmine della quale il quarantaduenne le ha stretto le mani al collo fino a soffocarla. Non voleva ucciderla, intendeva farla smettere. La donna era in preda a una crisi e l’assassino ha avuto paura.
L’aggressione è avvenuta nella stanza da letto dove, il mattino dopo è stato trovato il cadavere dai carabinieri della compagnia di Battipaglia, diretta dal maggiore Erich Fasolino. I militari sono arrivati nella palazzina al Parco delle Magnolie a seguito di una richiesta di intervento per molestie condominiali. Una volta entrati nell’appartamento al terzo piano, si sono trovati davanti alla scena dell’omicidio.
Nel corso dell’interrogatorio, Caraccio ha lasciato intendere che quel rapporto familiare, così viscerale, cominciava ad essere oppressivo. L’assassino era tornato per occuparsi della madre dopo che era rimasta vedova. Figlio unico, a sua volta bisognoso di aiuto, ha sentito troppo il peso di questa responsabilità. Ora sarà sottoposto a perizia psichiatrica per stabilire la sua idoneità con il regime carcerario.
Massimiliano Lanzotto
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