“Lezioni” su clima e alimentazione

Al liceo Alfano I celebrata la giornata mondiale Confrontate diverse tecniche per la cattura delle alici

Per il terzo anno consecutivo il liceo statale Alfano I di Salerno ha celebrato la giornata mondiale dell’alimentazione. Numerosi, anche quest’anno, i temi che la Fao ha promosso, legati ai cambiamenti climatici, all’agricoltura e all’alimentazione. «Noi abbiamo scelto quello della pesca – ha spiegato Maria Pappalardo coordinatrice del progetto – dal momento che negli anni precedenti ci siamo occupati di quelli legati all’agricoltura. Abbiamo, così, deciso di affrontare questo tema declinandolo nella logica dell’enciclica “Laudato si” di papa Bergoglio».

Gli obiettivi della giornata mondiale dell’alimentazione sono tanti: primo fra tutti la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul problema della fame nel mondo, stimolare l’attenzione per la produzione alimentare agricola, promuovere il trasferimento di conoscenze tecniche ai paesi in via di sviluppo e ancora rafforzare la solidarietà internazionale e nazionale nella lotta contro la fame, la malnutrizione e la povertà ed attirare l’attenzione sui risultati ottenuti nello sviluppo alimentare ed agricolo. E inoltre, incoraggiare la partecipazione delle popolazioni rurali, in particolare le donne e le categorie meno favorite, ai processi decisionali ed alle attività che influenzano le loro condizioni di vita e incoraggiare la cooperazione economica e tecnica tra i paesi in via di sviluppo.

«I ragazzi – continua la professoressa Pappalardo – hanno sviluppato dei temi e hanno dato dei suggerimenti per organizzare il convegno in più sezioni».

Le sezioni, infatti, che ieri mattina sono state affrontate nell’aula magna dell’Alfano I, sono state sei e tutte legate al mare: primo fra tutti è stato affrontato il tema legato al mare e ai cambiamenti climatici a seguito dallo sfruttamento eccessivo dei prodotti ittici. Tanto da far prevedere agli studiosi una diminuzione del 40%, intorno al 2050, nelle zone soprattutto tropicali, ossia dove i mezzi di sussistenza, la sicurezza alimentare e la nutrizione dipendono fortemente dal settore pesca.

Presenti all’incontro, esponenti autorevoli della ricerca e dell’impresa: «Le sezioni interessanti – riprende la Pappalardo – sono state anche quelle di confronto tra le alici di menaica e quelle di Cetara e quella dedicata al mare e allo sport come invito ai giovani ad avvicinarsi all’attività fisica intesa come salute».

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