roccapiemonte

Lezione di legalità con don Merola

Il prete anticamorra alla scuola delle suore francescane alcantarine

ROCCAPIEMONTE. «Studiate, la cultura serve a farvi conoscere il mondo, ad arricchirvi e a capire i veri momenti di crescita della vostra esistenza». Sono state le prime parole che don Luigi Merola ha rivolto, ieri mattina, ai giovani studenti della scuola primaria suore francescane alcantarine di Roccapiemonte, l’edificio scolastico che si trova ai confini con Nocera Superiore. La presenza del prete, sempre impegnato contro la camorra, era prevista all’interno del progetto “Legalità è volare verso la libertà”, organizzato dal corpo docente e dalle suore dell’istituto scolastico.

I bambini hanno costruito delle piccole performances teatrali con le quali hanno raccontato la storia di vocazione dello stesso Merola, l’assassinio di Annalisa Durante (la ragazzina napoletana rimasta vittima in un agguato tra clan al rione Sanità), e hanno poi intonato una canzone rap dai versi inneggianti alla legalità e contro i metodi mafiosi. Insomma un tripudio di creatività che ha lasciato sorpreso lo stesso don Merola

È stato quindi proiettato anche un video in cui veniva raccontata la vita di un altro prete coraggioso, don Peppe Diana, pure lui assassinato dai sicari della camorra. «La cultura è la prima cosa – ha detto ancora ai bambini il sacerdote – leggete tanto, perché solo leggendo si possono capire tante cose. I camorristi non sono altro che ignoranti. La conoscenza è un prezioso strumento di vita».

E poi un riferimento alla chiesa e al ruolo che deve assumere soprattutto in certi territori. «Deve uscire fuori, sporcarsi le mani – ha detto don Merola – se è pescatrice di uomini non può rimanere nel porto ma andare in mare aperto e parlare con la gente».

Davide Speranza

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